VADA A SANREMO / ROSE CHE NON FIORIRANNO

| 8 Febbraio 2023 | 1 Comment

di Elena Vada  ______  Ed eccoci pronti a seguire la 73esima edizione del Festival di Sanremo che inizia con l’inno di Mameli  in omaggio al capo dello Stato  Sergio Mattarella, presente alla manifestazione canora. (Si è  poi dileguato in sordina).

Ed ora possiamo dire: “Ciak si gira”

Infatti entra in scena il grande attore, premio Oscar, Roberto Benigni che, dopo un po’ di battute, si esibisce in un monologo sulla Costituzione italiana, nel 75esimo anniversario dalla nascita.

Alla sesta volta sul palcoscenico dell’Ariston, Benigni ci fa meditare sul sull’articolo 21 che parla di libertà di espressione.

Significativo l’invito al pubblico: “Dobbiamo avere il coraggio di affrontare il futuro con gioia…” questo è  un messaggio che tutti dobbiamo raccogliere per affrontare meglio un domani che appare, per tutti noi, incerto, difficile ma che dobbiamo, comunque, vivere con coraggio.

I cantanti che si esibiranno stasera sono:

  • Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”
  • Gianmaria – “Mostro”
  • Mr. Rain – “Supereroi”
  • Marco Mengoni – “Due vite”
  • Ariete – “Mare di guai”
  • Ultimo – “Alba”
  • Coma_Cose – “L’addio”
  • Elodie – “Due”
  • Leo Gassmann – “Terzo cuore”
  • I Cugini di Campagna – “Lettera 22”
  • Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”
  • Olly – “Polvere”
  • Colla Zio – “Non mi va”
  • Mara Sattei – “Duemilaminuti”

Chiara Ferragni: bella, composta, elegantissima. Veramente in tono con la manifestazione. Scende lo scalone con disinvoltura e fa il suo primo annuncio. Perfetta. Nuovo taglio di capelli: un bob che sfiora le spalle, trucco incentrato sugli occhi.

Messaggio femminista sulla stola bianca “Pensati libera“.  Glielo perdoniamo.

Amadeus ha la solita giacca “sberlucicante” firmata, come sempre, Gai Mattioli.  Anche quest’anno, non riesce proprio, a rinunciare a glitter e paillettes.

Gianni Morandi è in forma. È il “ragazzo” di sempre. Il tempo non ha scalfito voce, simpatia, fisico. Vestito da Giorgio Armani, è elegante come si conviene ad un signore di 78 anni, ancora sulla breccia.

Elena Sofia Ricci, come ospite speciale, presenta la fiction che interpreterà su Rai1 Fiori sopra l’inferno.

È il momento dell’uscita dall’Ariston di Amadeus, che incontra sul green carpet all’esterno del teatro Piero Pelù, ospite di questa edizione del festival che si esibirà sul palco di piazza Colombo. Ogni sera un artista diverso si esibirà sullo stesso palco esterno all’Ariston.

E poi arrivano i Pooh. Non ci sono parole per descrivere i loro successi: è arte.

Riascoltare i loro brani, emoziona e fa venire i brividi, le lacrime agli occhi. 

Nel 1991 vinsero la manifestazione canora, con “Uomini soli” , canzone che, ancora oggi, dà un senso al Festival.

Torna Chiara Ferragni. Mi rimangio i complimenti di prima,  perché appare nuda. No, non lo è davvero! Infatti è vestita da un abito a sirena che la fascia e su cui sono disegnate le forme intime, del suo corpo.

( È di Dior, disegnato da Maria Grazia Chiuri).

“Penso che il corpo di noi donne non deve mai generare odio o vergogna” dice la signora Ferragni. 

Ma, pure in una serata di Sanremo?!

Legge una lettera-messaggio indirizzata a se stessa e, al contempo, a tutte le donne. 

Noi donne siamo abituate a farci piccole davanti a uomini duri. Se non mostri il tuo corpo sei una suora, se lo mostri troppo sei una troia. Essere una donna non è un limite, dillo alle tue amiche e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose”.

Entra poi con le attiviste antiviolenza dell’associazione DI.RE :

” Donne forti che aiutano altre donne ad essere forti”.

Blanco, distrugge il palco rompendo i vasi con i fiori. Parla di problemi di audio. La platea lo fischia. Compare Morandi, che approfitta della cosa per entrare in scena con una scopa e spazzare quello che è rimasto: “Eh ma qui c’è da pulire, domani parleranno solo di questo”.

Nel frattempo arriva anche Fiorello, in collegamento da Roma in attesa di partire con il suo Viva Rai 2 in notturna, subito dopo il Festival: “Sbagli tutti i nomi, che minchia hai combinato?”

Ricompare Chiara Ferragni, di nuovo seminuda. Le facciamo i complimenti per aver devoluto il suo intero cachet all’associazione Donne in Rete contro la violenza, in quanto agli abiti indossati questa sera le do la sufficienza risicata. 

Il palco dell’Ariston richiede una eleganza raffinata, che ho notato solo nel primo vestito. 

Parlando sempre di look direi che i più eleganti sono stati: i Coma_Cose (Vivienne Westwood). Niente male Mengoni (Versace). Elegante anche Mara Sattei e pure Mr.Rain.

In fine serata un ricordo di Lucio Battisti uno degli artisti più  importanti del panorama musicale di questo secolo. 

Al primo posto nel mio cuore.

La classifica rispecchia il mio modo di sentire… eccola:

1 Marco Mengoni

2 Elodie

3 Coma_Cose

4 Ultimo

5 Leo Gassmann

6 Mara Sattei

7 Colla Zio

8 Cugini di Campagna

9 Mr. Rain

10 Gianluca Grignani

11 Ariete

12 gIANMARIA

13 Olly

14 Anna Oxa

Belle canzoni. Bella serata.

Hanno deluso i Cugini di Campagna (non li ho capiti). Mengoni ha rispecchiato i pronostici.

Mi hanno divertito i Colla Zio e già li canticchio.

Mi è piaciuta tantissimo Elodie. 

Ma i miei sono i giudizi di una “vecchia zia” (lo dicono i nipoti) che ama i cantautori anni 70/80 e la discomusic (vero).

Domani aspetto pure i vostri commenti, amici di LecceCronaca. 

Buona notte a tutti… e niente camomilla stasera. Basta un po’ di Battisti d’annata per me. A domani..

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi

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  1. Codacons - tramite mail ha detto:

    Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo afferma il Codacons, che dopo i gravi fatti di ieri all’Ariston deposita oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti.

    Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – spiega il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

    Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire.

    Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di “danneggiamento”, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali.

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