LA STORIA / SALLY E’ RIMASTA SOLA
di Flora Fina ______
Arriva quest’oggi da Ceglie Messapica una storia di grande tristezza, una storia fatta di amore e paradossalmente di abbandono, un abbandono da parte del genere umano nei confronti dell’uomo stesso: è una storia questa, che altro non può fare che mettere in evidenza che è proprio il genere animale ad essere la specie terrestre più nobile.
Tutto ha inspiegabilmente inizio nel momento in cui Sally, un cane padronale stanziato solitamente in un’abitazione di Via Trieste insieme al suo padrone- Luciano Elia, di 49 anni-comincia ad abbaiare fragorosamente, non lontano dal centro storico della cittadina: nulla di particolarmente importante si potrebbe pensare, i cani sovente abbaiano, e questo è un dato di fatto incontrovertibile. Tuttavia, gli schiamazzi disperati di Sally hanno fortunatamente messo in allarme i vicini di casa, e una volta allertate le Forze dell’ordine, è sopraggiunta la tragica, drammatica, disumana scoperta: il cadavere del padrone di Sally giaceva per terra, da circa quindici giorni, ormai in avanzato stato di decomposizione.
Secondo gli inquirenti, che hanno ricostruito le dinamiche della morte del solitario padrone del cane, quest’ultimo era malato da tempo, trascinandosi addosso un male incurabile che lo ha condotto in silenzio, come un fantasma di passaggio, verso la sua stessa fine.
Una fine che, senza l’intervento della sua cagnolina meticcia per avvisare del tragico evento, non sarebbe mai venuta alla luce: sempre le Forze dell’ordine riferiscono infatti che l’uomo fosse seguito da tempo dai Servizi Sociali del luogo, ma, a contrastare queste dichiarazioni, c’è senza ombra di dubbio un’abitazione abbandonata al suo stesso degrado, piena di rifiuti e sporcizia, e un cadavere circondato da escrementi, a confermare ancora una volta che, probabilmente, gli stessi Servizi Sociali mettono in atto il loro servizio semplicemente su meri fogli di carta intrisi di pura burocrazia.
Sally fortunatamente, è stata rifocillata e affidata alle cure dei volontari locali, che, grazie alla collaborazione con l’associazione “Amici di Snoopy” cercheranno ad ogni modo una buona adozione ed un nuovo padrone che possa donarle rinnovato amore.
La salma dell’uomo che ormai non c’è più, è stata invece recuperata per essere condotta all’obitorio del Cimitero Comunale dove proprio questa mattina, si è svolto il rito funebre.
Insomma siamo di fronte all’usuale – che usuale non dovrebbe essere mai – condizione tragica dell’esistenza umana: l’abbandono. Un abbandono che, prima ancora di essere fisico, è prima di tutto sociale, familiare, istituzionale.
Tuttavia, anche in questo caso, il risvolto della medaglia tragicamente macchiata dalla solitudine ha fatto sì che paradossalmente, Sally possa trovare una nuova famiglia che le doni affetto incondizionato per sempre.
Category: Costume e società, Cronaca