E’ MORTA OGGI A ROMA ALL’ETA’ DI 96 ANNI LA GRANDE GINA LOLLOBRIGIDA, ‘LA BERSAGLIERA’
di Raffaele Polo ______
È rimasta nei nostri cuori, nelle nostre menti come ‘la bersagliera’, indimenticabile protagonista dei film ‘Pane amore e…’ che confondevamo già negli anni Cinquanta, e ancora adesso dobbiamo ripassarci la semplice trama per capire se lei, la Lollo, come veniva chiamata, stavolta riuscirà ad evitare le insidie del Maresciallo De Sica che, poi, approderà alla conoscenza cinematografica della grande rivale della Gina, ovvero Sophia Loren.
Che volete, se gli sportivi vivevano del duello Bartali-Coppi, il mondo dello spettacolo era dominato da queste due star che erano il non plus ultra dell’immaginario maschile in quanto a esuberanza e feeling cinematografico.
Interprete, dall’eta giovanile, di fotoromanzi e particine secondarie, Gina Lollobrigida non si ferma alla serie dove impersona ‘la bersagliera’ ma diventa attrice di spicco, ricercata e apprezzata da Mario Soldati, Luigi Zampa, Renato Castellani e Mauro Bolognini.
Non solo Comencini, perciò; ma anche John Huston e il cinema degli States, che abbandonò dopo incredibili successi e dopo essere stata scelta a recitare con i più importanti attori del momento.
Tanti, tantissimi film e tantissimi riconoscimenti, in una turbinosa vita privata che testimonia della sua predilezione per televisione (ve la ricordate la Fatina di Pinocchio del 1972?), fotografia e scultura. Sempre presente nelle cronache rosa, sino a suscitare scalpore con la sua relazione , a 79 anni, con il partner di 45…
Ma l’intrepida bersagliera era proprio così, non si è mai sottratta a comunicare con il ‘suo’ pubblico, guardando sempre al domani ed a nuove, coinvolgenti interpretazioni.
Una bravura innata, accompagnata da un fisico intrigante che il grande fotografo Philippe Halsman così ha definito: “ Ha le forme più perfette tra tutte le attrici che ho conosciuto”.
E la sua straripante vitalità rimane ancora negli splendidi fotogrammi che la vedono a dorso dell’asinello, cantando a squarciagola uno stornello ‘a dispetto’ indirizzato al giovane carabiniere veneto che solo alla fine della pellicola riuscirà ad impalmarla. La vogliamo ricordare così, una vera e propria icona nella storia del Cinema italiano
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