HA FATTO TAPPA OGGI A LECCE LA CORSA ALLA GUIDA DEL PD DELLA NOVITA’ AVVILUPPANTE ELLY SCHLEIN

| 14 Gennaio 2023 | 0 Comments

(g.p.) ______ 

“Il mio nel partito è stato un percorso autonomo che mi ha visto sempre impegnata a trovare nuovi metodi ed a raccogliere contributi dalle persone, voti e consenso”.

Così questa mattina l’on. Elly Schlein, a Lecce per lanciare la propria candidatura alla segreteria nazionale del Pd, partito che, attraverso varie fasi, sta preparando il congresso che a primavera designerà il nuovo leader.

Dovrà vedersela con altri tre candidati, Paola De Micheli, Stefano Bonaccini e Gianni Cuperlo.

Chiunque vinca, sarà atteso da un compito improbo. Il Pd, da anni in caduta libera di consensi, si trova adesso in piena traversata del deserto dell’opposizione, con alleati che gli danno solo problemi, se non veri e propri scandali, e, vicende congressuali a parte, da sempre diviso per gruppi contrapposti in cui è difficile orientarsi.

Detto ciò, va ascritto a suo onore il fatto che è rimato l’unico partito che i congressi li fa per davvero, discutendo, litigando magari, e votando, per tesi e per mozioni, senza esiti precostituiti.

Questa mattina a Lecce Elly Schlein ha incontrato prima associazioni studentesche universitarie, poi ha parlato in un teatro (nella foto) ai tanti iscritti e simpatizzanti che erano confluiti ad ascoltarla. Comunque vada la corsa alla segreteria, è lei la novità

Sponsor principale della sua candidatura a Lecce e in Puglia, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone. In teatro, anzi, sul palco, ma seduto per terra con giovanilistica disinvoltura e in maniche di camicia, a un metro di fronte a lei, il sindaco Carlo Salvemini.

Cosa ha detto la Schlein?

“Non sono mai stata tra quelli che si facevano cooptare, ho sempre fatto la fatica di andare nei luoghi di confine dove a volte prendi anche delle maleparole di chi giustamente purtroppo non crede più che la politica sia uno strumento per migliorare le condizioni materiali delle persone”.

E ancora, in sintesi estrema: “Il mio è un percorso di grande determinazione e passione, fatto di campagne collettive come quella che stiamo facendo adesso per questo congresso. Ed è lo stesso spirito con cui vorremmo governare il nuovo Partito democratico”.

Ma chi è  Elly Schlein?

Elena Ethel Schlein, così all’anagrafe, ha 37 anni, è nata a Lugano e, oltre a quella italiana, ha anche la cittadinanza sia della Svizzera, sia degli Usa. Famiglia cosmopolita, della buona borghesia, padre americano di origine ebraica, insegne politologo, madre italiana anch’ella docente universitaria, un fratello e una sorella in carriera rispettivamente accademica e diplomatica.

Trasferitasi a Bologna, ha cominciato a militare nelle organizzazioni studentesche extraparlamentari di sinistra, come si sarebbe detto un tempo, in cui si è distinta per attivismo e sempre crescente popolarità, fino ad essere eletta, come indipendente nelle liste del Pd,dovunque si fosse presentata, via via al parlamento europeo, al consiglio regionale dell’Emilia Romagna, alla Camera dei Deputati.

E’ rientrata a tutti gli effetti nel Pd tre mesi fa, annunciando di volersi candidare alla sua guida.

E cosa dicono di lei?

Lapidario, forse ingeneroso, vagamente sessista, il giudizio che ha dato di lei pubblicamente, ieri, uno studioso esperto di comunicazione, già docente dell’UniSalento e attuale braccio destro del rettore Fabio Pollice, Stefano Cristante, dopo averla vista impegnata in un talk show in Tv: “Il tono della Schlein è particolarmente artefatto, e avviluppa ogni sua parola”.

Artefatta, cioè non autentica. Avviluppa, cioè incarta, copre e aggroviglia. Così, tanto per gradire.

E non è stata certo tenera con lei, sempre pubblicamente, sempre tramite social, due giorni fa, la fedelissima renziana Maria Elena Boschi: “Elly Schlein fa una intervista al giorno per attaccare Renzi e il renzismo. Non ho niente contro Elly ed eravamo insieme sorridenti qualche giorno fa per la presentazione di un libro. Oggi le dico con rispetto: lasciate stare il passato. Parlate di futuro se siete capaci. Ma liberatevi dalle ossessioni di una storia che fingete di non ricordare.

Il Pd di Renzi ha permesso un salto generazionale del quale tutti, Elly inclusa, abbiamo beneficiato. Schlein è stata candidata alle europee da Renzi e non sarebbe mai entrata a Bruxelles senza il famoso 41%.. Renzi ha portato il Pd al 40%, oggi è stimato sotto il 15%”.

Category: Politica

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