DOMATORE FERITO DA UNA TIGRE A SURBO, E’ POLEMICA
MA LA LEGGE CHE VIETA L’USO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI ESISTE, ORA TOCCA AL GOVERNO FARLA APPLICARE. IL COMMENTO DI leccecronaca.it E L’APPROFONDIMENTO
di Giuseppe Puppo ______ ”La direzione del Circo Marina Orfei abbraccia il collega Ivan Orfei rimasto vittima ieri di un incidente all’interno del proprio Circo Amedeo Orfei a Surbo.
Ivan, addestratore professionista di grande bravura, è stato colpito da una tigre durante lo spettacolo e ha subito ferite per fortuna lievi e le sue condizioni non destano preoccupazione.
Aldilà dei preconcetti, delle offese e delle falsità che si leggono in giro, il nostro è un mondo fatto di grande amore per gli animali, così come lo stesso Ivan dimostra al pubblico nei suoi spettacoli. Le tigri sono animali affascinanti e saperle addomesticare e instaurare un rapporto di fiducia con l’uomo è un arte che da centinaia di anni avviene non solo nel mondo del Circo. L’incidente però può capitare e il coraggio dimostrato da chi come lui svolge questo mestiere è encomiabile.
Ad Ivan va l’augurio di un ritorno al più presto in pista, al fianco della sua famiglia e dei suoi amici animali”.
Così, questa mattina, un comunicato della direzione del Circo Amedeo Orfei commenta quanto avvenuto ieri sera e, soprattutto, la grande enfasi mediatica, social in primis, che esso ha avuto in queste ultime ore.
E allora, prima di tutto, a scanso di equivoci, siamo sinceramente contenti che le ferite riportate da Ivan Orfei (nella foto), figlio d’arte, non siano gravi e anche noi gli auguriamo di ristabilirsi presto.
Punto secondo, rispettiamo profondamente le convinzioni dei titolari qui esprese. Non siamo d’accordo in nulla, però. ‘Giocare’ con gli animali – per loro natura nati per seguire le leggi naturali, appunto, a volte pure violente, certo, ma legate ai meccanismi imperscrutabili per quanto logici di Nostra Madre Natura, in piena libertà, nel loro habitat – è una pratica crudele che li riduce in una prigionia ergastolana e li usa, anzi, li sfrutta, per interesse economico e per divertimento futile degli spettatori.
Se io amo qualcuno, non lo tengo prigioniero e non lo strappo alla sua esistenza, riducendolo ad un giocattolo vivente esclusivamente per i miei fini.
Amare qualcuno – e valga per tutti gli esseri viventi – significa in primo luogo rispettarlo, farlo star bene, favorire il suo benessere psicofisico.
Questi non sono preconcetti, o falsità, speriamolo, ribadendolo, di non offendere nessuno: sono invece la realtà dei fatti incontrovertibile. E chi si ostina a negarlo, se ne faccia una ragione
Infine, in via definitiva: qui ormai non si tratta più di aprire estenuanti dibattiti che si trascinano da anni, sull’uso degli animali nei circhi, qui adesso si tratta di RISPETTARE LA LEGGE.
In coda, i nostri lettori che avranno la pazienza di leggere il nostro approfondimento, troveranno tutti i particolari. Per chi non avrà codesta pazienza, anticipiamo noi il succo dl discorso.
La legge c’è. La legge che vieta l’uso degli animali nei circhi è stata approvata sei mesi fa. Restano altri tre mesi e mezzo al governo per emanere le direttive applicative. Se non fossero emanate in tempo utile, probabilmente essa decadrebbe ancora una volta, come successe con quella analoga del 2019, trattandosi di una legge delega che necessità di provvedimenti appllicativi entro nove mesi e quindici giorni. Occhio e croce, c’è tempo fino a tutto aprile 2023.
Si dia dunque da fare, il no ministro competnte, Gennaro Sangiuliano, uomo che ci pare in piedi su solide fondamenta culturali, del cui abbiamo apprezzato le citazioni nelle sue prime uscite, ed estraneo al vergognoso Far West sulla caccia 24H nelle nostre città predisposto dai suoi colleghi negli ultimi giorni.
Stiamo a vedere..
Se no continueremmo a prenderci in giro, e a consentire, piaccia o non piaccia, quella che è una barbarie indegna di uno Stato civile, il cui grado di civiltà, come insegno Mahatma Gandhi, si misura in base al rispetto che esso ha per gli animali. “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali”. Punto. ______
L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 15 luglio scorso
BASTA ANIMALI IMPRIGIONATI NEI CIRCHI!
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