COME MATTEO RENZI, ANCHE GIORGIA MELONI FA IL SUO BRAVO DECRETO SALVA ILVA, ANZI FA ANCHE MEGLIO – CIOE’ PEGGIO – DI LUI SUL PIANO DI IMMUNITA’ PENALE, E POI REGALA ALTRI 680 MILIONI DI EURO ALLA MULTINAZIONALE INDIANA, MENTRE IL MOSTRO CONTINUA AD AVVEENARE E AD UCCIDERE TARANTO

| 29 Dicembre 2022 | 0 Comments

(Rdl)  ______

FONTE: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, IN DATA ODIERNA 

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 28 dicembre 2022, alle ore 18.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

IMPIANTI STRATEGICI

1. Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale.

Il provvedimento è finalizzato a salvaguardare determinati contesti industriali che, a causa tra l’altro del caro-energia, si trovano in situazione di carenza di liquidità.

In questa prospettiva, si provvede al rafforzamento patrimoniale della gestione dell’impianto siderurgico di Taranto, autorizzando l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. (Invitalia) ad apportare fino a 1 miliardo di euro per garantirne l’operatività.

Si forniscono allo Stato strumenti rapidi per intervenire laddove la gestione delle imprese di interesse strategico nazionale dovesse ritenersi non adeguata. A tal fine, l’ammissione immediata all’amministrazione straordinaria può avvenire, con riferimento alle società partecipate dallo Stato non quotate in borsa, su istanza del socio pubblico detentore di una minoranza qualificata di quote azionarie, qualora gli amministratori siano rimasti inerti a fronte della ricorrenza dei presupposti per accedere alla procedura.

I compensi degli amministratori straordinari delle grandi imprese in crisi vengono parametrati ai risultati da essi conseguiti nell’amministrazione e viene fissato un limite complessivo per il compenso degli amministratori giudiziali.

Il decreto contiene disposizioni in materia penale relative agli stabilimenti di interesse strategico nazionale, per bilanciare ragionevolmente l’interesse all’approvvigionamento di beni e servizi essenziali per il sistema economico nazionale e la tutela della coesione sociale, con speciale riferimento al diritto al lavoro e alla tutela dell’occupazione, e l’interesse alla tutela, in particolare, del diritto alla salute e alla salubrità ambientale.

Qualora sussistano i presupposti per l’applicazione di una sanzione interdittiva che possa determinare l’interruzione dell’attività dell’ente, il giudice, in luogo dell’applicazione della sanzione, dispone la prosecuzione dell’attività dell’ente tramite un commissario. Non possono essere applicate sanzioni interdittive quando l’ente abbia adottato modelli organizzativi coerenti con quelli delineati nei provvedimenti relativi alla procedura di riconoscimento dell’interesse strategico nazionale diretti a realizzare il necessario bilanciamento tra esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia degli altri beni giuridici protetti dall’ordinamento.

Il giudice deve di regola consentire l’utilizzo dei beni sequestrati, dettando le prescrizioni necessarie al fine di garantire un bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.
Infine, è prevista la non punibilità della condotta dei soggetti che agiscono al fine di dare esecuzione a provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell’attività produttiva di uno stabilimento industriale dichiarato di interesse strategico nazionale.

2. Informativa del Ministro delle imprese e del Made in Italy sull’accordo di rafforzamento patrimoniale produttivo di Acciaierie d’Italia

Il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha illustrato al Consiglio dei Ministri un nuovo accordo tra gli azionisti di Acciaierie d’Italia ArcelorMittal e Invitalia che prevede:

  • il rilancio del sito produttivo, con garanzie occupazionali e obiettivi di produzione superiori a quelli conseguiti da Acciaierie d’Italia nell’ultimo biennio;
  • la riconversione industriale dell’impianto, al fine di renderlo sostenibile, e il risanamento ambientale delle aree interessate, con il completamento dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) nei tempi previsti;
  • investimenti legati allo sviluppo industriale e al polo di Taranto.

Per realizzare questi obiettivi, le parti hanno convenuto di modificare i patti parasociali incidendo su aspetti cruciali come la partecipazione azionaria e la futura governance e determinando gli impegni finanziari dei soci, proporzionali alla quota azionaria.

Il Ministro ha inoltre comunicato di aver convocato il tavolo ex-Ilva per il prossimo 19 gennaio.

*****

DA FONTI GIORNALISTICHE IN DATA ODIERNA SI APPRNDE CHE Il decreto prevede che 680 milioni, già stanziati, possano essere utilizzati fin d’ora quale finanziamento soci convertibile in futuro aumento di capitale.

Insomma, un bel regalo di Natale tangibile ai soci della multinazionale indiana, oltre a quello di un vero e proprio scudo penale per i responsabili della produzione. ______

LA RICERCA nel nostro articolo del 19 dicembre scorso

IL MOSTRO CONTINUA AD AVVELENARE E UCCIDERE

Category: Cronaca, Politica

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