PENSIONATO TEDESCO RESIDENTE A MANDURIA TROVATO CADAVERE IN CASA SUA DOPO UN MESE
(e.l.) ______ Un’altra storia triste di Natale arriva dal nostro Salento in questi giorni sotto un sole gradevole e una coltre spesa di fredda umidità. Un uomo di 70 anni, di nazionalitù tedesca, del quale non sono state rese note le generalità, è stato trovato morto ieri nella sua casa delle campagne nei pressi di Manduria (nella foto, un’immagine di repertorio senza collegamento con la notizia), sulla via del santuario dei Santi Medici, dove viveva solo.
Andato in pensione, aveva deciso di trasferirsi qui. A fare la tragica scoperta, sono stati i Carabinieri del Comando Compagnia di Manduria, allertati dalla Germania dai parenti dell’anziano, che non lo sentivano da molti giorni.
Era morto da circa un mese, come rilevato dal cadavere in avanzato stato di decomposizione, presumibilmente stroncato da un infarto, senza che nessuno lo abbia potuto aiutare, o soccorrere.
Il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto l’autopsia.
Sulle cause del decesso non ci sono comunque altre ipotesi, non essendo stati trovati segni di violenza, una volta sfondata la porta, da parte dei Vigili del Fuoco, chiusa a chiave dall’interno.
Ancora una volta – dall’inizio dell’anno solo nel nostro Salento ci sono stati altri sei casi del genere – il dramma della solitudine fa un’altra vittima, in silenzio, in maniera letale, nell’indifferenza e nel più totale anonimato.
Tanti, e sempre più frequenti sono i casi in cui l’assassino va ricercato in una società che emargina, dimentica, soprattutto i più bisognosi: è un dramma senza fine questo, il dramma di chi viene abbandonato a sé stesso. Servizi sociali e sanitari compresi, e anzi per primi.
Anche nel nostro Salento, che da decenni ha smarrito l’economia, la rete del vicinato, che era un capitale di solidarietà immediata, e sempre di più si è assimilato all’omologazione occidentale.
Se “si dimentica presto la morte degli altri, per non dover pensare alla propria ” allora è bene fare una concreta e reale constatazione personale: per salvaguardare le radici della nostra società, il primo necessario e urgente passo da fare è quello di non lasciarci alle spalle gli anziani, i nostri anziani, quelli nelle Rsa, nelle case di cura, quelli che continuano a “sopravvivere” nei loro appartamenti vuoti, pronti per essere colmati dalla nostra presenza e dal nostro conforto. ______
LA RICERCA nei nostri articoli del 24 e del 26 dicembre scorsi
DONNA DI FASANO MUORE DI PARTO, IL MARITO CONSOLA I MEDICI ADDOLORATI PER NON ESSERE RIUSCITI A SALVARLA, E POI IL GIORNO DI NATALE RICEVE UNA TELEFONATA DI CONFORTO DI PAPA FRANCESCO
ADDIO A DAVID
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