LA COMMOVENTE RACCOLTA POETICA DI SALVATORE GIANNUZZI A LECCE MERCOLEDI’ 23
di Raffaele Polo ______
‘Te ticu ‘na cosa’ è la raccolta di versi che ‘Il Raggio Verde’ pubblica (euro 12, pagine 70) e che viene presentata in prima assoluta il 23 novembre, dalle ore 17,30, presso la Biblioteca Bernardini, Piazzetta Carducci, a Lecce (nella foto). Con l’autore, dialogherò io ed è inoltre previsto l’intervento degli illustratori Alfredo Sfilio e Sofia Schifa.
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La poesia di Salvatore Giannuzzi è lo specchio preciso del suo essere, della sua anima. Senza orpelli di alcun genere, senza finzioni o artificiali ricerche di corroboranti exploit linguistici, procedendo con lo sguardo sereno, sicuro dei propri sentimenti, Salvatore ci offre un piacevole e delicato quadro della nostra realtà che, vista dai suoi occhi, finisce per essere un cammino tutto sommato accettabile e ricco di speranza.
Bisogna comprendere come tutta l’esistenza di Salvatore sia stata, in realtà, una preghiera, una sorta di ‘lauda’ a Nostro Signore, che ci ha donato la possibilità, tra le altre cose, di rallegrarci per la presenza dell’Amore, dell’affetto e della comprensione verso i propri simili, che ci fa invecchiare circondati da figli e nipoti, che ci dice, tutto sommato, che la nostra Vita è preziosa in ogni momento e che, come affermato nell’Ecclesiaste ‘vì è un tempo per tutte le cose’.
Questi sentimenti, queste testimonianze vengono piacevolmente svolte in lingua e in dialetto; i versi in vernacolo di Salvatore non hanno bisogno di una traduzione perché sono immediati, comprensibili, ricchi di semplice saggezza, proprio come le parole affettuose che ci dicevano i nonni quando cercavamo in loro una consolazione per un rimprovero o per una punizione. E Salvatore interpreta perfettamente quel linguaggio schietto, coinvolgente, senza sforzo ma, anzi, quasi volendo dimostrare tutto il valore della poesia popolare e intimistica nei confronti di quella poesia colta e sociale che troppo spesso finisce per essere un mero espediente di compiaciuta intellettualità
No, Salvatore non è un intellettuale: ma è dotato di un animo sensibile e ricco di buon senso che, attraverso i suoi versi, finisce per farci commuovere, ci parla direttamente con accenni accorati di Pace, di Giustizia, del Tempo che passa, dell’Amore tra i coniugi che cresce con il passare degli anni, di una Fede che non è cieca e di facciata ma, al contrario, serve a rendere la nostra esistenza ricca di speranza e di bontà.
Del resto, ricordiamo Salvatore nelle vesti di Nasicchio, una sorta di clown pieno di sensibilità ed allegria, che portava il suo buonumore nelle corsie altrimenti tristi della Pediatria del nosocomio leccese… Nasicchio scherzava, faceva ridere, sternutiva: ma non mancava mai, dai suoi gesti, dalle sue smorfie, dalle sue parole, un rassicurante sostegno per chi era in preda al dolore ed alla tristezza…
Ecco: abbiamo ritrovato il bravo clown in questi versi, in queste poesie. E ci ha colpito, ci ha commosso la splendida, importante positività che la sua Fede, il suo amore, ci ha donato.
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