“Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico”

| 18 Novembre 2022 | 0 Comments

IN UNA SERATA – EVENTO CON INGRESSO GRATUITO, GRAZIE AL CONTRIBUTO ECONOMICO DELLA REGIONE PUGLIA, AL CASTELLO DI COPERTINO VENERDI’ 25 NOVEMBRE

(Rdl) ______

“Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico”

di GIUSEPPE PUPPO

Regia di MARIA ANTONIETTA VACCA

CON – personaggi e interpreti in ordine di apparizione –

Dalila Grandioso, PRESENTATRICE TELEVISIVA – Maurizio D’Anna, COMMENTATORE TELEVISIVO – Sandra Maggio, VOCE POETICA TESTI PASOLINIANI – Ivan Raganato, PIER PAOLO PASOLINI – Raffaele Margiotta, EZRA POUND – Maria Antonietta Vacca, MARIA CALLAS – Patrizia Guido, OLGA RUDGE – Marzia Giagnorio, STUDENTESSA DEL PALMIERI – Pier Luigi Quarta, STUDENTE DEL PALMIERI

COPERTINO  – CASTELLO – VENERDI’ 25 NOVEMBRE 2022 –  ORE 20.30

Una produzione Vito D’Agostino

per la Compagnia Scena Muta

Dopo la ’prima’ per la rassegna Lecce in scena al Chiostro dei Teatini  il 14 agosto e la replica a Palazzo Roma di Ostuni il 23 settembre, questo nuovo appuntamento è per venerdì 25 novembre alle 20.30 nella prestigiosa location del castello di Copertino.

E’ una serata – evento, su invito, con ingresso gratuito, grazie al contributo economico accordato alla produzione dalla Regione Puglia.

Info line 327 3773846

A Giorgio Albertazzi, in memoriam

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DOCUMENTAZIONE SULLO SPETTACOLO ATTRAVERSO INTERVISTE RILASCIATE DALL’AUTORE

  • Come mai, questo titolo?

E’ un verso della poesia che Ezra Pound, allora giovane di belle speranze, dedica al suo idolo e già ‘mostro sacro’ della poesia americana Walt Withman per chiedergli un incontro, A pact, che ad un certo punto dice appunto  I am old enough now to make friends.

Più o meno mezzo secolo dopo, nel 1967,  è la stessa poesia che Pier Paolo Pasolini, dopo averla recuperata, manda a Ezra Pound per chiedergli un’intervista, la memorabile intervista televisiva per un programma Rai che poi realizzò  e che rimase fondamentale per l’intervistatore, l’intervistato e per l’intera cultura italiana.

  • E che viene rievocata nello spettacolo…

Già, per gli esiti incredibili per cui i due fanno un corto circuito destra-sinistra, un’esplosione di motivi e personaggi che si risolve in un abbraccio in nome della Cultura e della Bellezza.

  • Un incontro decisivo, di quelli che cambiano la vita. Come quello fra Pasolini e la Callas, che viene anch’esso raccontato nello spettacolo…Ma davvero ci fu una storia d’amore fra i due?

Certo che sì. Anche questa scena, come le altre, tutte da me ricostruite sulla base di lunghe ricerche e di materiali inediti e verificati….

  • Ma Pasolini non era convinto omosessuale?

Certo che sì, convinto e sofferto. Lui amò la Divina a modo suo, per come poteva, per quello che poteva dargli e che infatti le chiese. Per lei invece fu un amore irresistibile, scaturito da tutta una serie di situazioni che, senza con ciò voler fare psicologia all’acqua di ciclamini, lo spiegano e anzi lo sostanziano.

  • C’è anche, alla fine, una storia d’amore giovanile, che l’autore così riassume

Come si diceva all’epoca, il personale è politico, e io, ‘fascista’ per forza e per reazione, personalmente, ma non politicamente, in quanto impossibile, nel clima dell’epoca, ero segretamente innamorato di una ragazza della scuola, che giocava a fare la rivoluzionaria extraparlamentare di sinistra,  lei, figlia di una famiglia grandeborghese e importante, e non lo dissi mai a nessuno, nessuno mai lo seppe, solo lei, e però…

E  però tanti anni dopo l’ho raccontato nel testo, solo, ovviamente, tacendo sul suo nome.  Ho raccontato quel che mi ricordo, come mi è ritornato in mente solo da poco, da qualche anno, un giorno, all’improvviso, sia pur parzialmente, non ho potuto raccontare quel che devo aver nel frattempo del tutto rimosso, anche perché da allora non l’ho mai più rivista.

Fra le tante scene dello spettacolo, nella magia del Teatro, in quella finale ritorneremo giovani, io e lei. Una giovane attrice le darà voce e volto.

Dopo aver raccontato l’incontro di Pier Paolo Pasolini, con gli studenti del Liceo Classico Palmieri, fra i quali c’ero anche io, nel 1975, la sua ultima conversazione pubblica, pochi giorni prima che morisse, viene raccontato nell’ultima scena lo scontro fra i due giovani liceali.

  • Sempre amore sarà stato…

Certo che sì, vero amore, anzi, di più, un amore perfetto. Credo che la perfezione esista, che la perfezione esista anche in amore e che l’amore perfetto sia quello che non si consuma, che non si sporca, che rimane inespresso perché impedito…

  • E che evidentemente non ha dimenticato…

Non è difficile dimenticare quello che non hai avuto, è difficile dimenticare la tristezza che te ne rimane.

  • Comunque lo spettacolo è dedicato in memoriam a Giorgio Albertazzi, come racconta lo stesso autore così…

Scrissi il copione nel 2010, ne trassi una rappresentazione teatrale che da Torino, dove allora risiedevo, portai in giro in una dozzina di date in tutto il Piemonte in una riduzione limitata, se non raffazzonata, col titolo “SCENE DI INCONTRI DECISIVI”.

Fu notato in seguito e apprezzato dal Mastro Giorgio Albertazzi, che volle il copione integrale e decise di volerlo metterlo in scena, con egli stesso nei panni di Ezra Pound, o almeno lo programmò per le prossime sue produzioni e regie. Purtroppo aveva già impegni imminenti e numerosi per le sue condizioni di salute e la morte gli ha impedito di realizzarlo. Ma ho fatto in tempo a recepirne a voce le osservazioni e le modifiche, che sono venute buone adesso.

  • Questa di adesso è la versione integrale originaria?

Sì, con i consigli del Maestro applicati, e ci sono inoltre le interpretazioni live di testi poetici pasoliniani, che affidiamo ad un’attrice in scena, Sandra Maggio, in una scelta volutamente provocatoria, proprio come indicato dal Maestro.

Rispetto al copione originale, manca solo la storia della conoscenza con Ezra Pound di Patty Pravo ancora ragazzina a Venezia, che lei stessa mi raccontò. A proposito, ribadisco che tutto quello che viene detto nello spettacolo è vero, da me ricostruito con testimonianze dirette, lunghe ricerche e fonti anche inedite.

E’ stata levata poi qualche poesia di Ezra Pound. Ma insomma è un adattamento fedele, anzi, migliorativo, in quanto in questo allestimento teatrale, di cui sono molto contento – e grazie dunque al regista Maria Antonitta Vacca – tutto viene presentato e sviluppato per renderlo più discorsivo, come in un programma televisivo speciale, con tanto di presentatrice e tanto di commentatore in studio.

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ESTRATTO DALLA RECENSIONE DI MARIO BOZZI SENTIERI SU Il Borghese, OTTOBRE 2022

‘Tra Pasolini, Pound, la Callas, i giovani contestatori del ’68, gli amori giovanili ecco il contrappunto delle canzoni d’ autore degli Anni Sessanta-Settanta, in grado di cucire i diversi quadri di un lavoro teatrale emozionante e significativo, un po’ documento di un’epoca, un po’ autobiografia generazionale, che non a caso, proprio per il suo valore simbolico, fu notato da Giorgio Albertazzi, che volle il copione integrale con l’idea di metterlo in scena. Purtroppo a causa degli impegni imminenti e delle le sue condizioni di salute, la morte gli ha impedito di realizzarlo.

Resta perciò la dedica «in memoriam» ad un attore, poundiano e pasoliniano insieme, per il suo anticonformismo al di là della destra e della sinistra. Lo stesso anticonformismo che Giuseppe Puppo ha saputo trasferire in Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico, un’opera teatrale – ci sia permessa la nota «operativa» – andrebbe fatta circolare nei circuiti «alternativi» e non solo, segno di un’idea di cultura libera, ma libera veramente’.

Category: Cultura, Eventi

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