LA POLIZIA SEQUESTRA BENI PER 400.000 EURO
(e.l.) ______ Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento del Tribunale di Lecce finalizzato all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali operanti sul territorio salentino.
L’esecuzione, curata nell’operazione odierna, da personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce e da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò (nella foto) ha riguardato Roberto Longo, 55 anni, di Nardo`, con ritenuta pericolosità, così come emerge dai numerosi e specifici precedenti penali, attualizzata da recenti attività di indagine.
Il destinatario della misura patrimoniale è ritenuto un affiliato “storico” della frangia neretina della Sacra Corona Unita, attiva nei territori dei comuni e delle marine di Nardò e Galatone, ritenuto “capo e promotore” di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, era stato già stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita lo scorso mese di aprile, che ne avvalora l’ipotizzato spessore criminale.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione – su proposta congiunta del Questore del capoluogo salentino e del Procuratore della Repubblica di Lecce, ha emesso un decreto di sequestro di prevenzione patrimoniale dei beni, ritenuti allo stesso riconducibili sebbene formalmente intestati a terzi che hanno, con il destinatario della misura, vincoli di parentela.
Le indagini patrimoniali sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniale del proposto e del suo nucleo familiare, accertando come il pregiudicato, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue rilevanti disponibilità economiche, avesse accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato tre autovetture di lusso, due attività commerciali (un bar ed un centro scommesse), un fabbricato e diversi conti correnti e depositi bancari, oltre a certificati di deposito per un valore complessivo di circa 400 mila euro.
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