LA CADUTA DELLA DEA, IL LECCE SALE SULL’OLIMPO
(g.p.) ______ Festa grande ieri sera per i tifosi del Lecce. Dentro lo stadio in primis, ovvio, poi in tutta quanta la città, che vive il calcio ancora in maniera passionale, viscerale, come momento di partecipazione, di protagonismo, di riscatto. Nei locali, nelle famiglie a casa. E per tutta la notte sui social.
E’ anche questo il bello della serie A. Quando stava in serie C, la vittoria era un obbligo, in serie B un fatto normale, invece in serie A, dove ci sono le grandi, è difficile, però quando si vince è sempre un evento memorabile, sempre una festa.
Addirittura diventa un evento anche ogni gol che fai. Vedi Federico Bascirotto (nella foto).
Arcigno difensore, solido e possente, una roccia, un muro davanti alla difesa, 26 anni, veneto della provincia di Verona, che viene dalla gavetta delle serie inferiori, dove non ci sono Var e moviole, i campi sono di fango, di calci e botte nelle gambe e in testa, in tre mesi diventato l’idolo dei tifosi di casa.
Ieri sera ha fatto tutto il terreno di gioco coast to coast per andare a festeggiare sotto la Curva Nord il suo primo gol in serie A, da difensore sortito in avanti per sfruttare la sua altezza sulle palle aeree vaganti. Infatti.
Ha detto poi negli spogliatoi:” E’ stata un’emozione indescrivibile, non mi sembra vero segnare in A. Dedico il gol alla mia famiglia e a chi ha creduto in me. Ho dimostrato di poterci stare, spero di continuare a vivere questo sogno”.
Marco Baroni ha una grande gioia dentro. Si è rivista, forse si è vista per la prima volta con continuità, una squadra aggressiva, determinata, lucida, con buone idee e tanta voglia di ralizzarle. Lui – “sono contento principalmente per la nostra gente, per i ragazzi, hanno fatto una partita ottima sotto tutti gli aspetti. È un gruppo che ha sbagliato poche prestazioni. Non dobbiamo mollare, ma queste prestazioni ci devono dare consapevolezza” – ha detto poi, con legittima soddisfazione.
Un ‘vecchio’ lupo di mare della serie A come Gian Paolo Gasperini rende onore al merito e spiega la sconfitta così: “Non sono stati i cambi a condizionare il risultato, ma i due gol presi quando avevamo approcciato bene la partita. Il Lecce è squadra aggressiva e dinamica, ha fatto una grande prestazione. Abbiamo buttato via il primo tempo con quei due gol presi in pochissimi minuti, l’abbiamo riaperta ma dietro abbiamo ballato un po’ troppo. Poi nel secondo tempo ognuno cercava di risolverla per conto suo, tutti portavano palla e abbiamo rinunciato a fare passaggi. Siamo riusciti a fare poco e abbiamo perso il filo”. ______
LA RICERCA nel nostro ultimo articolo di ieri
IL LECCE FA FUORI LA DEA, E’ FESTA AL VIA DEL MARE
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