ANZIANO TROVATO MORTO IN SOLITUDINE A LEVERANO

| 10 Novembre 2022 | 0 Comments

(f.f.) ______ Questo notte una triste scoperta ha lasciato sgomenta la comunità di Leverano (nella foto, senza correlazione diretta con la notizia, una veduta del paese): è stato ritrovato infatti senza vita Antonio Caliandro, 77 anni, che viveva da solo nella sua casa di via Manzoni e del quale nessuno sapeva più niente da giorni.

Ancora una volta – dall’inizio dell’anno solo nel nostro Salento ci sono stati altri cinque casi del genere – il dramma della solitudine fa un’altra vittima, in silenzio, in maniera letale, nell’indifferenza e nel più totale anonimato.

L’anziano, probabilmente deceduto per cause naturali, non dava più sue notizie, con ciò insospettendo così i vicini di casa, che hanno lanciato l’allarme. È stato ovviamente inutile l’arrivo dei soccorsi del 118 che, unitamente a Carabinieri e Vigili del Fuoco, altro non han potuto fare, quando sono entrati nell’abitazione, che constatare l’avvenuto decesso.

Inoltre, secondo i primi rilievi effettuati, nell’appartamento non era presente alcun segno di colluttazione o effrazione, facendo comprendere così che la morte è sopraggiunta probabilmente in seguito ad un malore improvviso.

Tanti, e sempre più frequenti sono i casi in cui il vero assassino va ricercato in una società che emargina, dimentica, getta nell’oblio i più bisognosi: è un dramma senza fine questo, il dramma di chi viene abbandonato a sé stesso. Servizi sociali e sanitari compresi, e ani per primi.

Anche nel nostro Salento, che da decenni ha smarrito l’economia, la rete del vicinato, che era un capitale di solidarietà immediata, e sempre di più si è assimilato all’omologazione occidentale.

Se “si dimentica presto la morte degli altri, per non dover pensare alla propria ” allora è bene fare una concreta e reale constatazione personale: per salvaguardare le radici della nostra società, il primo necessario e urgente passo da fare è quello di non lasciarci alle spalle gli anziani, i nostri anziani, quelli nelle Rsa, nelle case di cura, quelli che continuano a “ sopravvivere ” nei loro appartamenti vuoti, pronti per essere colmati dalla nostra presenza e dal nostro conforto.

Category: Cronaca

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