COME ERAVAMO / I POSTI PER FARE L’AMORE
di Raffaele Polo ______
La ricerca di un luogo appartato dove ritirarsi con la propria auto, dando fondo al cerimoniale di tenerezze in uso tra le giovanissime coppie, è presto diventato il nostro principale cruccio di neopatentati.
Bisognava riuscire ad individuare un luogo tranquillo, sicuro e che non fosse troppo lontano dalle vie frequentate normalmente. Dopo qualche breve sosta, si scartò l’area attorno allo Stadio: troppe presenze, comprese quelle di alcuni nullafacenti che si divertivano a passare da un auto all’altra, per sbirciare le coppiette in effusioni.
San Cataldo poteva andare bene di giorno, quando alcune stradine che si inoltravano nella boscaglia, consentivano un ricovero abbastanza sicuro: purtroppo, una pattuglia di Carabinieri sostava sempre nei dintorni ed era meglio girare al largo… Le strade periferiche della Lecce che cresceva e si espandeva erano una sorta di obbligatoria alternativa: dove oggi è via Antonietta De Pace, almeno di sera, c’era la possibilità di stare tranquilli. Molto affollati, invece, i dintorni del Campo sportivo di Santa Rosa e le viuzze laterali della strada che portava a Torre Chianca.
Questa amena località balneare era la mia meta preferita: d’inverno, naturalmente, si arrivava proprio sotto la torre, a due passi dal mare. La strada di accesso era rovinata e impervia, ma era bellissimo avere il contorno di un luogo così affascinante, da condividere con il partner del momento…
Poi, scoprimmo la Città Giardino. A metà della Lecce-San Cataldo, sul lato sinistro, una vasta area fu lottizzata e pubblicizzata come la meravigliosa ‘Città Giardino’, ovvero un paradiso sepolto nel verde, che avrebbe consentito di avere una villetta a due passi dal mare e dalla città. In realtà, una volta venduti tanti appezzamenti e recintati molti degli stessi, chi avrebbe dovuto realizzare i lavori, sparì misteriosamente e non se ne seppe più nulla. Rimase questo progetto di costruzione, che però aveva le strade e tanti accoglienti spazi, disseminati su una vasta area, là dove sarebbero sorte le case…
Era un luogo ideale proprio per chi, come noi, si trovava a poter scegliere una radura piuttosto di un’altra, entrando con il muso dell’auto nella campagna, fino a farsi nascondere completamente dagli alberi e dai cespugli che allignavano nel terreno ormai abbandonato. La disponibilità durò per qualche tempo, poi arrivarono anche lì i malintenzionati e, insomma, il luogo non fu più sicuro…
Meglio, molto meglio, parcheggiare nei vasti spiazzi dei ‘lavori in corso’, approfittando delle ore serali e, naturalmente, limitando questo utilizzo ai mesi non estivi. D’estate, infatti, il problema era ancor più impellente: e invano tentavamo di risolverlo con i film proiettati all’Arena Aurora o alla Excelsior. Troppa luce anche lì, e la presenza di molte persone non consentivano una privacy decente. Allora, ci spostavamo nell’intrico di vie che, subito dopo il ponte di San Cesario, conducevano dietro la stazione. Senza trascurare le viuzze della periferia, là dove i palazzi erano in costruzione e le luci dei cantieri poche e fioche…
C’erano, poi, le case di amici e parenti, dislocate nelle marine e che erano praticamente abbandonate nei mesi invernali… Ma l’estate, il discorso era all’inverso: e si cercava la benevolenza di un conoscente che, trasferitosi al mare, ci consegnasse le chiavi ‘per bagnare le piante e vedere se c’è posta’ alla casa di Lecce…
Insomma, bisognava industriarsi per riuscire ad avere qualche minuto di intimità con l’amato bene. Altri tempi, certo. Ma vuoi mettere…?
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L’intimità ricercata dagli innamorati era un momento difficile perché si aspettava di uscire per una passeggiata e ci si appartava in qualche via secondaria e poco illuminata per lasciarsi andare a qualche fugace effusione… il mare,spesso, era la cornice romantica di un incontro sentimentale, dove un ragazzo si sentiva ispirato per fare una dichiarazione d’amore… Era tutto più furtivo, e le ragazze avevano un tempo ristretto da dedicare alla propria meta’prima di tornare a casa all’ora stabilita…