LA RIFLESSIIONE / LA GUERRA TOCCA TUTTI DA VICINO
(Rdl) ______ Pubblichiamo qui di seguito integralmente il testo dell’intervento letto da Serena Fiorentino per conto dell’intero Collettivo Movimento No Tap questa mattina in piazza Sant’Oronzo alla manifestazione per la pace (nelle foto), tenutasi con la partecipazione di decine di associazioni e centinaia di cittadini. ______
Questa manifestazione sul nostro territorio, così come tutte le altre che si sono svolte e si svolgeranno in Italia e in Europa, ha il compito di riaffermare la dignità della parola Pace. Pace che nella dirigenza dell’Unione Europea si ostinano a non pronunciare.
E mentre la politica si esprime attraverso l’invio di armi e ulteriori sanzioni, aggravando la crisi economica ed energetica le cui pesanti ricadute sono a discapito delle fasce più deboli del nostro paese e dell’Europa intera, assistiamo ad una pericolosa escalation del conflitto, in uno scenario di morte e devastazione per i popoli.
Ma che senso ha inneggiare alla Vittoria di una parte o dell’altra quando il contesto è la Guerra? Non può esserci nessuna “Vittoria” quando urgente e non negoziabile è la salvezza della vita, per questo non possiamo tollerare l’ambiguità di chi con una mano firma per l’invio delle armi, e con l’altra nelle mobilitazioni di piazza brandisce la bandiera della Pace.
L’unico grido che deve risuonare è: Stop all’invio di armi, Conferenza internazionale di Pace, Solidarietà alle vittime di guerra. Di tutte le guerre. Anche quelle cosiddette “dimenticate”, di popoli invisibili, ignorati, oppressi. Perché la guerra non è un fatto che riguarda “altri” da noi, che arriva nelle nostre case mutuata dalle immagini televisive di un notiziario, di un reportage fotografico, lo schema di un conflitto armato e le sue derive le subiamo anche qui, vicinissime a noi tutte e tutti.
A San Foca, marina di Melendugno, dal 30 settembre navi della marina militare perlustrano i fondali di quel tratto di costa interessato dalle condutture del Tap. Tap, come gli altri gasdotti, considerato “obiettivo sensibile” a causa degli attacchi ai Nord Stream 1 e 2, è perciò monitorato dalle navi della marina militare.
Sentiamo l’esigenza di confronto con chiunque dia sostanza alla richiesta di Pace, che crediamo essere coscienza maggioritaria nel Paese, proponendo la costruzione collettiva di un’iniziativa a San Foca il 13 Novembre, lo sfondo è il pattugliamento militare “dell’obiettivo sensibile”, una situazione che ci inserisce, nostro malgrado, in una realtà che percepiamo sempre più prossima e pericolosa.
La Società Civile deve far sentire la propria voce, consegnare un segnale alla politica che, esercitando solo una logica di guerra, ci sta trascinando verso l’autodistruzione.
Alle nostre spalle preme la minaccia nucleare della catastrofe globale, noi siamo qui ad opporci, ritrovandoci insieme in questa piazza tracciamo una linea di demarcazione, un perimetro ideale nel quale ribadire che urgente e imprescindibile è un percorso internazionale di Pace!