MA COSI’ OLTRE AI PINI SI UCCIDE L’IDENTITA’ DEI LUOGHI
(g.p.) ______ Foto numerose e significativo post questa mattina su Facebook del Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano, che scrive
Alberi come questo, definiti da preservare dalla perizia commissionata dall’amministrazione comunale, avrebbero avuto diritto ad un’assistenza agronomica suppletiva durante i lavori, al fine di determinare ulteriormente il calcolo per rischio di stabilità.
Parole -scritte- loro, non nostre.
Oggi va via anche lui, che avevamo chiamato Ryan, per similitudine con il film e la storia che tutti conosciamo.
Ciao Ryan, ciao Vivente.
Da Lecce è tutto, anzi, niente.
Dunque gli abbattimenti selvaggi continuano, l’amministrazione comunale non ha voluto sentire ragioni.
Ieri pomeriggio l’assessore ha risposto, ha fatto un comunicato, che trovate in aggiunta al nostro articolo, riportato testualmnte dalla nostra redazione.
Un comunicato triste, per il tono al solito propagandistico e desolante nella sostanza.
Una sola, fra le tante cosniderazioni possibili. Ammesso e non concesso che pianteranno come promesso altri alberi al posto di quelli abbattuti, così facendo hanno distrutto la specificità dei nostri luoghi, dal momento che strutture viventi da oltre mezzo secolo non sono sostituibili da alberelli o arbusti, come – forse – verrà fatto, e soprattutto dal momnto che abbattendo i pini, giova riperlo e spiegarlo per bene, hanno distrutto la specificità dei luoghi, che ora saranno uguali a quelli di tante altre città globalizzate, i nostri viali diventeranno dozzinali fotocopie di altri posti del mondo, privi di identità, storia, cultura, saranno omogeneizzati, decontestualizzati, con piante deputate ad essere mero elemento di arredo, confuse suppellettili che peseranno sulla coscienza dell’assessore Marco Nuzzaci e del sindaco Carlo Salvemini.
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
ABBATTIMENTI SELVAGGI / LA RISPOSTA DEL COMUNE
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