1 a 1, IL LECCE A NAPOLI FA UN PUNTO D’ORO
(m.a.) ______ Il Napoli per confermarsi, il Lecce per invertire la rotta si affrontano con prospettive diverse alla quarta giornata di campionato, dopo le prime tre vissute in maniera diametralmente opposta, 7 punti in confronto a uno solo.
San Paolo di Fuorigrotta Diego Armando Maradona abbastanza pieno, più di un migliaio i tifosi ospiti.
Nel suo 4-2-3-1 Spalletti manda in campo: Meret – Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Olivera – Ndombele, Anguissa – Politano, Raspadori, Elmas – Osimhen.
Nel suo 4-3-3 Baroni manda in campo: Falcone – Gendrey, Tuia, Baschirotto, Pezzella – Askildsen, Hjulmand, Helgason – Banda, Colombo, Di Francesco.
I primi dieci minuti se ne vanno senza grosse emozioni, possesso palla, ma sostanzialmente sterile, dei padroni di casa, ospiti in pressing alto e pronti a farsi avanti.
Azione personale di Banda, che salta l’uomo e viene messo giù al limite dell’area, guadagnando un calcio di punizione, sprecato poi malamente da Di Francesco, mentre Politano ‘guadagna’ il primo cartellino giallo della partita, al minuto 13.
Cinque minuti dopo, tira da fuori area Colombo, centrale, parato.
Replica dall’altra parte Politano, Falcone alza agevolmente oltre la traversa la conclusione di sinistro.
Poi la partita ha un sussulto.
Minuto 22. Contatto in area tra Di Francesco e Ndombele, l’arbitro indica il dischetto, dove si presenta Colombo, che insacca, ma – e al momento non si capisce per quale ragione – il direttore di gara fa ripetere, e la seconda volta Meret intercetta in qualche modo. Insomma, non è successo niente.
Ma, come diceva quello? Gol sbagliato, gol subito, e infatti. Minuto 27, tira come gli viene Politano, ma il tiro sbagliato diventa un comodo assist Elmas che davanti la porta spalancata non può sbagliare.
Quattro minuti dopo IL PAREGGIO DEL LECCE. Colombo! 31′. Il giovane attaccante riceve palla al limite dell’area, stoppa, si gira e lascia partire una conclusione potente e precisa che si insacca all’incrocio dei pali.
Bella partita, il Lecce, finalmente incisivo e pericoloso in avanti, chiude all’attacco la prima parte. Nel recupero, doppio calcio d’angolo, sul secondo Baschirotto di testa indirizza verso la porta, alto.
E squadre negli spogliatoi.
Menzione al merito per Banda, questa ‘corvinata’ incredibile, un giocatore di 21 anni, originario dello Zambia, sconosciuto ai più, che giocava fino a tre mesi fa in una altrettanto sconosciuta squadra del campionato israeliano, per giunta pure retrocessa, ingaggiato con poco e niente e che, dopo essersi già fatto ‘vedere’ nelle tre partite precedenti, questa sera dimostratosi un gigante, schierato all’ala destra, come si diceva una volta, completo nella copertura difensiva, ma soprattutto ripetutamente devastante nella fase offensiva, sempre pronto a saltare l’uomo e ad andarsene.
La fisionomia della partita è uguale anche al ritorno in campo delle due formazioni, con un cambio per parte, però non ci sono grosse occasioni per i primi dieci minuti.
Spalletti cala l’asso, o almeno tale ritenuto, dal nome impronunciabile, Kvaratskhelia, dalla Russia, anzi, per la precisione, dalla Georgia con furore.
Baroni fa un doppio cambio, adesso che i padroni di casa paiono più incisivi in avanti.
La prima vera occasione della ripresa arriva dopo un quarto d’ora, Osimhen di testa non inquadra la porta, poi a seguire ancora un’altra opportunità per i padroni di casa, tiro a giro di Politano di poco fuori. Dentro lo specchio un’altra conclusione del Napoli, Falcone c’è.
Esce Banda, claudicante ma soprattutto stremato, un’ora e un quarto di calcio spettacolo ha fatto, che meraviglia.
Ultimi dieci minuti, più recupero finale, il Napoli ora è decisamente pericoloso, specie con Lozano, Spalletti chiama gli schemi d’attacco.
Il Lecce tiene duro, Baroni predica calma.
Falcone ora ha il suo gran da fare, ma se la cava sempre egregiamente.
Ultimi cambi, e ultimi cinque minuti. Padroni di casa che vogliono vincerla, e attaccano, ospiti che non vogliono perderla, e si difendono.
Arriva il 90′, i minuti di recupero saranno sei.
Qualche brivido per i difensori giallorossi, che però fanno la loro parte, tutti, in maniera autorevole.
Segnalato un altro minuto di recupero prima che scadano i sei assegnati in precedenza, ma insomma, va beh.
Ma dai. Ma dai, ma niente, non succede niente, finisce così, 1 a 1.
Il Lecce porta a casa un punto meraviglioso, per tante ragioni, intanto in quanto meritato sul campo, poi muove la classifica, poi ancora dal momento che è arrivato contro una delle grandi squadre del campionato, e infine in quanto finalmente si è vista una squadra incisiva e pericolosa in attacco.
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