PRESENTATO MARIN PONGRACIC. E PANTALEO CORVINO IN CONFERENZA STAMPA HA FATTO IL PUNTO SUL MERCATO
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Questa mattina si è tenuta al Via del Mare la conferenza stampa di presentazione del nuovo difensore del Lecce Marin Pongracic (nella foto).
Ad introdurlo, come di consueto, il Responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino, il quale ha poi fatto il punto sulle altre trattative di mercato portate avanti dal club giallorosso.
Di seguito le dichiarazioni dell’ex dirigente della Fiorentina e del centrale croato:
PANTALEO CORVINO: “Spesso la stampa e i tifosi tendono a concentrarsi più sui calciatori che si vorrebbero anziché su ciò che già si ha. Oggi presentiamo il difensore centrale Marin Pongracic e mi concentrerei su di lui. Il suo ruolo sta andando ormai in estinzione, come già ho avuto modo di dire in passato. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Devo fare una precisazione, rilevare certi profili a luglio è impossibile, a prescindere dall’aspetto economico. Questo perché certi obiettivi importanti bisogna saperli aspettare e corteggiare.
Pongracic è un classe 1997, nonostante la giovane età ha già grande esperienza. Ha giocato nella Serie A austriaca, in Bundesliga, in Europa e Champions League, fino ad arrivare alla Nazionale maggiore della Croazia. E’ un centrale di piede destro, ma può fare anche il centrale di sinistra. E’ ben strutturato fisicamente ed ha una percentuale di duelli vinti del 72% nel Borussia Dortmund. Inoltre, è dotato di una discreta tecnica, il che gli permette di impostare dalla retroguardia. Riempire caselle dopo 20 giorni per me sarebbe stato più semplice, tutti mi avrebbero fatto i complimenti. Il reparto difensivo per una neopromossa è determinante.
Avevamo già giocatori che hanno vissuto la A come Tuia e Dermaku. Considerando la penuria di centrali, non era semplice prendere un profilo ancora più importante di loro. E’ facile giudicare quando non si è all’interno delle cose. Allo stesso tempo, però, non è stato un esercizio semplice attendere l’ultima settimana per arrivare a Pongracic. Ho portato avanti questa trattativa per più di due mesi, mediante contatti con il ragazzo, il suo agente e il Wolfsburg. Gli ho inviato foto, video del posto in cui sarebbe venuto. Questi aspetti sono fondamentali in una trattativa. I calciatori non si convincono a suon di milioni di euro, bensì facendo capire la realtà dove si viene a stare. Spesso si attende anche l’ultimo secondo per finalizzare certe operazioni.
In questi due anni avete visto con quanto lavoro è stato fatto sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Abbiamo lavorato sulle strutture e ci stiamo sforzando per farlo anche sulle risorse umane. I nostri sforzi alcune volte sono da visionari.
Vogliamo creare un brand importante per il Salento. Abbiamo preso Pongracic, un giocatore che la scorsa stagione ha militato in una squadra che lotta per vincere la Bundesliga, e ci stiamo sforzando per trovare altri profili di questo tipo. Se non riusciamo nessuno può venire a rimproverarci di un qualcosa che era impensabile. Uno dei momenti più alti della mia storia è stato vedere Stewart Copeland (batterista dei “The Police”) indossare la maglia di Chevanton alla “Notte della Taranta”. Lì ho capito che il Lecce era entrato in un contesto internazionale. Il nostro obiettivo è proprio questo, espandere il brand del nostro Salento. Per questo ci prendiamo il rischio di andare a trattare certi calciatori.
Certo, preferiremmo lavorare sottotraccia. Quando una trattativa diviene di dominio pubblico l’idea può essere rubata dagli altri. Umtiti? La trattativa sta andando avanti. Se non dovesse andare a buon fine ci diranno che è stata solo pubblicità. I nostri sforzi, come dicevo prima, sono finalizzati anche a far decollare il brand del Salento. Per questo, spesso, puntiamo in alto. Frabotta via dopo due mesi per far posto a Pezzella? Ci tengo a precisare che alcune voci sono inesatte. Se noi giochiamo con un solo attaccante centrale, e in rosa ne abbiamo solo due, allora si direbbe che è il caso di prendere una terza punta. Lo stesso vale per gli altri settori. Quattro esterni per due posti possono essere pochi, per questo il club cerca di approfittare di opportunità che il mercato concede. Ma questo non vuol dire che uno dei quattro debba essere cacciato. Questo vale anche per il centrocampo e l’attacco”.
MARIN PONGRACIC: “Cosa mi ha convinto a sposare il progetto Lecce? Tanti aspetti, prima di tutto la possibilità di giocare in Serie A, un torneo di alto livello.
E’ una nuova tappa della mia vita e della mia carriera, è la prima volta che lascio la Germania. Corvino mi ha mandato diversi video. Poi ho anche visto la partita contro l’Inter e mi sono convinto definitivamente. Empoli? Sono già pronto per scendere in campo domenica. Con il Wolfsburg ho lavorato solo un mese, poi sono stato aggregato al gruppo per una settimana. Ho lavorato bene.
Sto bene e sono pronto per questa nuova avventura. A 19 anni ero considerato un top, ma non mi sentivo pronto. Adesso sono ancora giovane ma sento di poter dare tantissimo. L’Italia è il posto ideale per crescere dal punto di vista difensivo, qui ci sono i migliori difensori del mondo. Lottare per la salvezza sarà una cosa nuova, come del resto tutto. Non affronterò la Champions o l’Europa League, ma lotteremo comunque con dei grandi club e questo mi stimola molto.
Haaland? Abbiamo giocato insieme con il Salisburgo e a Dortmund. Facevamo tanti duelli duri in allenamento, sono sicuro che anche qui sarà così . Attraverso il lavoro miglioreremo insieme. Pregi? Sono un combattivo.
Il mister? Non ancora parlato con Baroni, ho ancora parlato, ma il suo modo di vedere calcio mi è piaciuto tanto fin da subito. Da giocatore è stato uno dei migliori centrali italiani, sono certo che mi darà una mano a crescere.
Modelli? Da piccolo adoravo Messi e Ronaldinho. Parlando di difensori dico Koulibaly, Bonucci e Van Dijk. Spero di disputare una buona stagione nel massimo campionato italiano”.
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