PRESO UN PRESUNTO PIROMANE, IMMORTALATO DALLE TELECAMERE MENTRE VA AD APPICCARE L’INCENDIO NEL BOSCO. E’ UN DIPENDENTE DELLA PROTEZIONE CIVILE
di Giuseppe Puppo ______ Preso. Ne hanno preso uno, di questi criminali che distruggono il nostro preziosissimo patrimonio naturale, quel che ne rimane, andando ad appiccare il fuoco per bruciare alberi e macchia mediterranea, per conto di ancora non ben chiari interessi.
Sono mesi che leccecronaca.it – grazie alle inchieste e ai reportage di Flora Fina – documenta come la piaga degli incendi nel Salento NON sia CASUALE, NON sia DOVUTA AL CASO, ma sia opera intenzionale e dolosa di piromani esperti e specializzati.
Non è stato mai approntato un piano di prevenzione e repressione, da parte in primis della Regione Puglia, cui fa capo la Protezione Civile
Questa mattina vigilia di Ferragosto abbiamo qualche elemento in più.
La Procura della Repubblica di Lecce infatti ha coordinato indagini lunghe e complesse al riguardo, condotte dai Carabinieri della Forestale.
Un primo risultato, è arrivato. Clamoroso.
E’ stato arrestato un uomo di 53 anni con l’accusa di incendio boschivo doloso. E’ un operatore della Protezione Civile di un Comune salentino, di cui non è stato reso noto il nome. Al lavoro era impiegato nelle operazioni di spegnimento degli incendi. Si trova adesso ai domiciliari.
Ora, per la carità, certo, nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, la presunzione di innocenza valga sempre per tutti, però ecco, c’è un video che lo riprende con il cerino in mano, vale a dire mentre appiccava il fuoco in località Bosco Guarini di Tricase, lo scorso 2 agosto.
Una zona di particolare pregio naturalistico, che nell’occasione andò distrutta dalle fiamme per circa un ettaro e mezzo (nella foto). Per non dire dei pericoli per i numerosi centri abitati vicini alla zona.
I Carabinieri sono arrivati a lui, come detto con indagini lunghe e complesse.
Sono partiti da un’analisi storica preliminare degli incendi che si sono succeduti in zona negli ultimi dieci anni, con dinamiche sempre uguali e negli stessi giorni. Hanno poi applicato nuove tecniche investigative, che permettono di individuare con precisione i punti di innesco. Infine, hanno piazzato telecamere di videosorveglianza debitamente occultate su tutte le vie di accesso possibili al Bosco Guardini.
Ed ecco che il dipendente della Protezione Civile martedì 2 agosto scorso alle 9 è stato ripreso mentre imboccava una stradina di accesso, scendeva dall’auto, si addentrava a mettere fuoco, per poi tornare in auto e allontanarsi velocemente.
Seguiremo ora con particolare interesse gli sviluppi del caso, dal momento che sicuramente i magistrati cercheranno di capire le motivazioni di questo piromane, se ci sono moventi, se ci sono mandanti, e i Carabinieri avranno strumenti in più per articolare anche un’efficace opera di prevenzione, oltre che di doverosa, giustissima repressione. ______
L’APPROFONDIMENTO in uno dei nostri ultimi articoli sulla questione, dell’8 agosto scorso, e in quello del 2 agosto relativo all’incendio in questione
PIROMANI CRIMINALI SCATENATI IN ZONA TRICASE
IL REPORTAGE / SIAMO ANDATI A CASTRO MARINA, UNA SETTIMANA DOPO L’INCENDIO CHE HA DEVASTATO LA COLLINA
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