STREGATI DA MARIO DESIATI

| 9 Agosto 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______

Un aspetto che ci premia, nell’ultimo libro di Mario Desiati (nella foto). Più dello ‘Strega’…

Il Salento è una ‘subregione culturale’, come ci definì Ennio Bonea, intendendo sintetizzare l’eterno distacco e la malinconica rinuncia di questa terra nel campo culturale. Lo siamo per un’ancestrale situazione di ‘sudditanza’ verso tutti, ma proprio tutti, gli altri. Che sono più bravi, più capaci, più forti, più inseriti. Noi, è vero, abbiamo voci di rilievo: ma sono poco conosciute proprio nelle nostre realtà e siamo quasi vergognosi di esibirle in quel libero contesto che dovrebbe essere il campo della cultura…

E così, ecco lo sforzo di ‘far conoscere’ le figure che, dal Salento, nei secoli, hanno partecipato al coro massiccio degli interventi letterari, artistici, culturali. Per far capire, per far conoscere, per indicare ed evidenziare che, se siamo una ‘sub regione culturale’, la colpa è sostanzialmente nostra, che ci fermiamo ad elencare i tre nomi tradizionali (Comi, Pagano e Bodini) fermandoci lì e senza neppure conoscerli come si dovrebbe. Non abbiamo altro, sembra voler dire la popolazione attuale, stringendosi nelle spalle ed affidando, piuttosto, fama e conoscenza imperitura alle vicende della squadra di calcio…

Nel ‘Taccuino introduttivo alla letteratura salentina’ e poi in quello dedicato all’arte nel Salento, editi di recente da ‘Il Raggio Verde’, col tentativo di semplificare al massimo i retaggi più evidenti della nostra realtà, ci si accorge di quanto meraviglioso materiale possediamo e che…non conosciamo.

Ecco, questo quasi doveroso preambolo per introdurre il pensiero  DOPO aver letto il libro di cui vogliamo parlare, che è ‘Spatriati’ di Mario Desiati, sull’aspetto che ci ha colpiti di più e ci ha inorgogliti perché, diciamola tutta, è la prima volta, nella storia della letteratura italiana, che si parla degli scrittori salentini, pugliesi e meridionali, di quelli meno conosciuti, e lo si fa in un contesto narrativo di rilievo, meritevole del ‘Premio Strega’, premio e sponsor storici che però noi continuiamo a legare al liquore indispensabile a corroborare la nostra pasta di mandorla, dolce simbolo delle festività più care ed importanti.

Desiati, dunque, dedica un intero capitolo alla Poesia della nostra terra, rendendo l’idea portante del suo romanzo, quella di essere ‘spatriati’, ancora più vera e veritiera con la voce, le figure degli autentici ‘spatriati’ che sono i poeti che ancora non conosciamo e dei quali si parla solo in ristrettissimi circoli accademici…

Ecco, se la vicenda dei due protagonisti del romanzo, Claudia e Francesco, è una storia ampliamente percorribile, che sfiora con sensibilità diverse problematiche atmosfere del mondo contemporaneo,  la vera novità, ciò che nobilita tutta la scrittura di Desiati, è proprio questa volontà di esporre a chi non sa, a chi ignora superficialmente, un mondo di Poesia e di sentimenti che viene dai veri, inconfutabili ‘spatriati’ della critica ufficiale.

Ecco allora che ri-scopriamo Claudia Ruggeri e Rina Durante, assieme a tanti altri nomi che sentiamo dentro di noi, coi loro versi, con i loro tormenti.  ‘Sono cresciuto con delle scrittrici enormi che oggi nessuno conosce: Rina Durante, Maria Marcone, Claudia Ruggeri. Oppure altre dimenticate come Maria Corti o Maria Teresa di Lascia. Questo capitolo l’ho chiamato “La stanza degli spiriti”: è stato anche una dichiarazione d’amore’ dice Desiati. E questa frase, questa dichiarazione sono per noi la più grande soddisfazione, perché vuol dire che non siamo soli, che anche dal Premio Strega, magari senza accorgersene, è arrivato un riconoscimento a quella sub-regione culturale che rimane sempre la stessa, ma ora deve impegnarsi a riconoscere i propri protagonisti. E non importa se lo fa casualmente, leggendo un capitolo dell’ultimo romanzo di Desiati. E pazienza se molti salteranno questo capitolo e non approfondiranno nomi e citazioni come si dovrebbe… 

Noi salentini, invece, doverosamente sollecitati, cominciamo a percorrere le malinconie e i moti dell’anima dei nostri poeti. Non è mai troppo tardi, sarà una sorpresa per cui saremo grati, per sempre, al bravo Mario Desiati, scrittore da Martina Franca che non ha rinnegato le proprie origini. Anzi….

Category: Cultura, Libri

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