PROMETTE ASSUNZIONE PER DENARO, ARRESTATO
( f.f. ) ______
Arriva oggi da Taranto una storia di corruzione che vede come protagonisti un uomo di 40 anni residente a Massafra e la sua convivente, quest’ultima denunciata a piede libero.
Nell’ambito infatti di un’indagine particolarmente complessa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, con le accuse di truffa aggravata in concorso, estorsione, furto e sostituzione di persona.
Le indagini, risalenti al 2017, hanno portato alla luce un meccanismo corruttivo che ha visto coinvolto un addetto di una Cooperativa operante nel settore della manutenzione e della cura del verde nella città di Massafra, che – iniziando un rapporto di amicizia con altro dipendente della medesima cooperativa, neo assunto – aveva confidato a quest’ultimo in particolare la sua preoccupazione per il figlio che nonostante numerosi tentativi non era ancora riuscito a trovare un lavoro stabile.
Il neo assunto, nonché l’attuale indagato, avrebbe difatti poi, in seguito a queste confidenze, ripreso più volte l’argomento di quanto fosse difficile per i giovani trovare un lavoro sicuro riferendo alla vittima inconsapevole, di conoscere qualcuno che avrebbe potuto risolvere il suo problema: sempre secondo le ricostruzioni da parte degli inquirenti, l’amico in questione era un ingegnere che lavorava presso una nota azienda massafrese, che avrebbe potuto far assumere in fabbrica il figlio del collega, previo versamento di somme di denaro necessario – a suo dire – per ordinare la documentazione occorrente per l’ottenimento del posto di lavoro.
A seguito dunque di un primo versamento, ne sarebbero seguiti altri ancora, di importi ben più elevati fino ad arrivare alla cifra di circa duecentomila euro.
Come se non bastasse, l’indagato, nel corso di un incontro con la moglie della vittima, avrebbe persino chiesto l’intero l’ammontare dei risparmi della famiglia, con l’ovvia raccomandazione di non parlarne con nessuno, nemmeno con l’altra figlia della coppia.
Nei giorni successivi – senza avere alcuna novità in merito all’assunzione del figlio – l’operaio ha richiesto a che punto fosse la pratica di assunzione: in quei frangenti il 40enne massafrese, ha confidato di essere già stato in carcere per possesso d’armi, esplosivi e per droga, e di aver conosciuto esponenti di spicco della criminalità organizzata tarantina sino a vantare numerose amicizie con pregiudicati della zona.
La vittima della frode, un uomo anziano, intimorito dalle probabili ritorsioni verso sé e la sua famiglia ha pertanto continuato, sotto perenne minaccia da parte del pregiudicato quarantenne, ad assecondare le richieste dell’uomo, tra cui anche quella di essere accompagnato a suo piacimento ai vari appuntamenti con i suoi “amici”.
Dopo anni di vessazioni e minacce, tuttavia la coppia di coniugi ha deciso di denunciare quanto subito e, di fronte agli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto il sequestro preventivo delle somme di denaro versate e la custodia cautelare in carcere per il 40enne, denunciando a piede libero la compagna, complice anch’essa delle continue estorsioni e minacce.
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