MEDICO MORTO SUL LAVORO A MANDURIA / LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TARANTO APRE UN’INDAGINE, I CARABINIERI A CACCIA DI DOCUMENTI IN OSPEDALE. PROTESTE DEI MEDICI, LA CGIL VA ALLA MOBILITAZIONE CONTRO LO SFASCIO DELLA SANITA’ PUGLIESE
(Rdl) ______
Si è appreso questa mattina che la Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un’indagine sulla morte di giovedì scorso di Giovanni Buccoliero (nella foto), sottoposto da giorni a turni di lavoro massacranti in ospedale, divisi fra reparto e Pronto Soccorso, anche di dodici ore l’uno senza soluzione di continuità.
Non si conosce quale sia l’ipotesi di reato, né se ci siano iscritti nel registro degli indagati.
E’ sicuro però che questa mattina al Marianna Giannuzzi di Manduria si sono presentati i Carabinieri, a caccia di documentazione sul personale e sugli orari di lavoro.
I magistrati vorranno anche tentare di capire se l’infarto che ha stroncato sul lavoro il medico sia direttamente, o indirettamente correlato agli orari di lavoro pesantissimi cui era costretto.
L’Asl di Taranto ha aperto un’inchiesta interna.
Sindacati e organizzazioni di categoria di medici continuano a protestare in tutta la Regione.
Duro, da Roma, il presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli: “Laddove le carenze di personale sono gravi, è meglio chiudere l’ospedale e concentrare i professionisti nelle altre strutture, piuttosto che assistere a conseguenze drammatiche. La sicurezza sul lavoro è, per tutti, un diritto costituzionalmente tutelato. Per i medici, deve esserlo a maggior ragione, perché è presupposto della sicurezza delle cure. Abbiamo sollevato la questione medica al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. È inaccettabile che siano gli operatori sanitari a scontare questi errori con la salute e, persino, con la vita”.
Sulla vicenda continua il silenzio assordante della Regione Puglia, ancora nessuna reazione da Bari né dal presidente Michele Emiliano, né dall’assessore Rocco Palese.
Così, insoddisfatta anche nella sua richiesta di audizione almeno all’Asl di Taranto, la Cgil si è incazzata di brutto – ci si passi il termine, ma serve a rendere l’idea – e ha indetto una mobilitazione generale davanti la sede dell’azienda in via Virgilio per la mattina di mercoledì 27:
“Il sit-in vedrà coinvolta tutta la CGIL e non solo le categorie di lavoratori della sanità, perché a rischio è la tenuta sociale e di sicurezza di un sistema che, affondando, rischia di creare danni a operatori, medici, infermieri, operatori, e a tutta la comunità“. ______
LA RICERCA nel nostro articolo del 21 luglio scorso
MEDICO MUORE STRONCATO DA UN INFARTO IN OSPEDALE MENTRE VISITA UN PAZIENTE. LA CGIL DENUNCIA CARICHI DI LAVORO INSOPPORTABILI E PARLA DI UNA SANITA’ PUGLIESE AL COLLASSO, MINACCIANDO UNA MOBILITAZIONE. FRATELLI D’ITALIA ATTACCA DIRETTAMENTE EMILIANO