MEDICO MUORE STRONCATO DA UN INFARTO IN OSPEDALE MENTRE VISITA UN PAZIENTE. LA CGIL DENUNCIA CARICHI DI LAVORO INSOPPORTABILI E PARLA DI UNA SANITA’ PUGLIESE AL COLLASSO, MINACCIANDO UNA MOBILITAZIONE. FRATELLI D’ITALIA ATTACCA DIRETTAMENTE EMILIANO

| 21 Luglio 2022 | 2 Comments

(Rdl) ______ Questa mattina un medico dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria (nella foto), Giovanni Buccoliero, 59 anni, di Sava, dirigente del reparto di medicina, è morto per un infarto improvviso mentre era in servizio.

Sullo sfondo, anche se è impossibile mettere in correlazione l’accaduto, gli enormi carichi di lavoro e lo stress continuo cui i medici dei nostri ospedali in sofferenza di organico sono sottoposti ormai da molti mesi.

Comunque sia, ecco il durissimo commento del segretario generale della Cgil di Taranto Paolo Peluso:

La sanità tarantina è al collasso e la tragica scomparsa di un medico, colpito da infarto mentre era addirittura in servizio nell’ Ospedale al Giannuzzi di Manduria, conferisce ancora più assurda e insensata violenza ad uno scenario da conflitto bellico.

I medici al fronte nei difficili anni della pandemia, oggi allo stremo delle loro forze, pagano ancora con la vita, e con la compressione dei loro diritti una politica scellerata di tagli e precariato in sanità e un cittadino, un medico, stressato, stanco, e impossibilitato a riposare, andare in ferie, chiedere un congedo parentale, costretto a turni massacranti, fa male a se stesso, come è accaduto questa notte a Manduria, e potenzialmente rischia di far male ad altri.

Una situazione ormai insopportabile che ci deve vedere impegnati in una mobilitazione generale che è tutela del lavoro, ma anche della salute di tutta la comunità.

Ecco perché, in attesa delle nuove e indispensabili assunzioni, abbiamo l’urgenza di rappresentare proposte e idee praticabili alla Direzione Generale dell’ASL di Taranto. Se non ci sarà dialogo, ci sarà mobilitazione.

Ogni reparto viaggia mediamente su una dotazione organica del 50% in meno rispetto al necessario ed è impensabile che su quel fronte esposto vengano lasciati medici, infermieri, OSS, che cercano di frenare la furia dell’emergenza sanitaria a mani nude e subendo anche l’ira dei cittadini.

Questa emergenza strutturale va finalmente affrontata con coraggio e determinazione, se così non sarà non rimarremo inermi. La CGIL non sarà complice!”.

Il capogruppo in Consiglio Regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, anch’egli medico di professione, attacca frontalmente il presidente Michele Emiliano:

“C’è un’oggettiva carenza di medici ma è altresì oggettiva la carenza di modelli organizzativi adeguati in questa Sanità di Emiliano. È sconcertante l’ipotesi avanzata secondo la quale la morte del collega medico possa essere collegata allo stress correlato al lavoro. Sconcertante sì, ma resta un’ipotesi plausibile se è vero che il collega era al lavoro da 24 ore. Servono modelli organizzativi differenti da quelli in atto ormai superati. Modelli organizzativi che devono essere reingegnerizzati per adeguare le esigenze assistenziali in un profondo equilibrio tra strutture, attrezzature e dotazione di personale.
Su questa linea ho più volte suggerito la necessità di organizzare l’assistenza ospedaliera in senso dipartimentale i
ntra ed inter-aziendale.
Purtroppo è mortificante scontrarsi giornalmente con un presidente, Emiliano,  pronto a presentarsi alle inaugurazioni, nel commentare le crisi di Governo, nello stabilire strategie di facilitazione del cosiddetto “campo largo” di lettiana fattura e di pentastellata venatura ma sempre assente nell’assunzione delle responsabilità di fronte a problemi gravissimi che egli stesso ha contribuito a rendere critici”
.

Category: Cronaca, Politica

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  1. Donato De Giorgi, presidente Ordine dei Medici Lecce - tramite mail ha detto:

    La morte improvvisa, durante e per il lavoro del Dr. G. Buccoliero, Direttore f.f. della Medicina dell’ospedale Giannuzzi di Manduria, poche settimane dopo quella del Dr. R. Sebastiani, chirurgo del Policlinico di Bari, avvenuta nelle stesse circostanze, è assolutamente inaccettabile.
    Ogni vita conta, anche quella di chi la tutela!!!

    Certamente non da oggi abbiamo disperatamente gridato quanto grande sia il numero di ore straordinarie donate da tutti noi alla salute dei cittadini, quanto siamo massacranti i turni di lavoro senza fine, quanto siamo devastanti le attività senza sosta e senza tutele minime dei MMG, quanto inaccettabili le difficoltà e i sacrifici psichici e fisici nella vita privata e sociale dei Medici, quanto sia inascoltata la nostra voce che denuncia da anni organici inadeguati, drammaticamente carenti e bloccati al 2004, quanto siano insufficienti i provvedimenti adottati nelle emergenza, diventata purtroppo consuetudine.

    Non é possibile rimediare alle carenze del Sistema Sanitario con il nostro disagio, con la nostra vita!

    Abbiamo fatto tutto ciò perché dobbiamo tutelare la salute, il benessere dei cittadini, ma proprio perciò non può essere ignorata la nostra sicurezza, garantita dai predetti costituzionali.

    Ora basta!

    Vogliamo riappropriarci interamente del nostro ruolo di servizio e solidarietà, ma con dignità, dando sempre ma pretendendo RISPETTO.
    Chi non favorirà immediatamente le soluzioni a tali assurde criticità si pone oggettivamente contro il dettato costituzionale, contro la Legge, contro la salute dei Medici e dei cittadini e subirà le conseguenze di ciò.
    Le condoglianze del Presidente, dei Consiglieri e di tutto l’Ordine di Lecce ai familiari del Dr. Buccoliero e al Presidente Dr. C. Nume dell’Ordine di Taranto.
    Invito tutti i Medici ad un messaggio forte per tutti: esporre sul proprio camice un fiocco nero ed a mantenere un minuto di silenzio il 26.07.2022 alle ore 12.

  2. Davide Bellomo, Lega - tramite mail ha detto:

    “Quello che avevamo facilmente pronosticato si sta puntualmente verificando. L’aumento della popolazione sul territorio, dovuto al prevedibilissimo flusso turistico estivo, sta creando disagi insostenibili nei Pronto Soccorso pugliesi. L’incremento degli accessi è tale che la situazione è al limite del collasso. Anzi, sarebbe già ben oltre il livello di guardia se le carenze evidenti di programmazione non venissero colmate da uno spirito di servizio quasi missionario di medici e infermieri impegnati nelle strutture di emergenza.

    Con il 30% di codici arancioni e rossi, è chiaro che crescono le attese per quelli che, non essendo in pericolo imminente, hanno bisogno di un’assistenza ospedaliera meno tempestiva.
    Lo scenario da inferno dantesco, reso ancora più incandescente dal clima torrido di questi giorni, necessita però di un intervento serio da parte del governo regionale.
    Si presti finalmente ascolto alle richieste dei sindacati e si dia un aiuto concreto a quelli che stanno fronteggiando, con turni massacranti che mettono a rischio la salute propria e degli altri, un’emergenza annunciata. Fare orecchie da mercante non è un esercizio che possiamo consentire a chi ha precise responsabilità di governo del territorio. Chi ha il dovere di reagire, lo faccia. Prima che sia troppo tardi”.

    Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.

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