SALENTO FUOCO E FUMO / ROGHI DA LEUCA A OTRANTO, DA GALLIPOLI A PORTO CESAREO. VASTI INCENDI ANCHE NEL TARANTINO. LA TRAGEDIA CONTINUA ANCORA
( f.f. ) ______
L’allarme incendi in Puglia continua, senza sosta, e presenta ancora una volta un bilancio tragico.
Nella giornata di oggi, il bollettino di guerra si arricchisce drammaticamente: sin dalle prime luci di stamattina, infatti, i Vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce sono stati impegnati incessantemente – unitamente a tutte le squadre dei distaccamenti presenti sul territorio – sui vari fronti roventi della provincia, e cioè dal Capo di Leuca fino a Otranto, da Gallipoli a Porto Cesareo.
Sempre in queste lunghissime ore, a Morciano di Leuca è in corso un feroce incendio all’interno di un bosco. Sul posto, oltre ai velivoli, sono presenti in questi istanti anche due squadre che, coadiuvate dal Dos – direttore delle operazioni di spegnimento – stanno affrontando le alte fiamme, cercando di arginarle al fine di evitare che possano continuare a distruggere.
Ed ancora, altri interventi sono in corso a Cutrofiano – in contrada Neviera – dove si sta cercando di arginare un incendio che minaccia alcune abitazioni, come anche in località Baia Verde a Gallipoli , dove un altro vasto rogo sta interessando alberi e canneto.
A Otranto, in località Panareo, i Vigili del fuoco di Maglie stanno cercando di domare un altro rogo, che si sta avvicinando minacciosamente ad alcune case, mentre nel frattempo, sulla strada provinciale Leverano-Porto Cesareo, invece, le fiamme hanno fagocitato un camion ed una barca.
Un rogo divampato ieri a Gallipoli in località Li Foggi ha fagocitato circa due ettari di macchia mediterranea, con una serra coinvolta, mentre è attualmente in fase di bonifica l’incendio scoppiato due giorni fa a Castrignano del Capo, in zona Follonica, dove sono stati impiegati due Canadair.
Ed ancora, pochi giorni fa, a Ruffano in località masseria Mariglia – Serra Mucorone (nella foto) sono andati bruciati complessivamente ventiquattro ettari tra bosco e sterpaglie incolte. In questi frangenti, è stato necessario l’intervento di ben venti unità con una decina di mezzi tra operatori antincendio boschivo Arif, Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Protezione civile e volontari, oltre a un Canadair proveniente da Ciampino che ha effettuato cinque lanci d’acqua dall’alto.
Nel Tarantino, a Castellaneta – in località Minerva- sempre nella giornata di ieri, sono andati invece a fuoco ben oltre dieci ettari di bosco sin dal mattino. Nell’intervento, anche qui sono state impegnate una decina di unità tra operatori antincendio boschivo Arif, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, protezione civile e volontari.
Sempre ieri, altri cinque ettari di bosco sono stati distrutti a Ginosa, in località Difesa Grande.
Siamo di fronte insomma ad un epilogo infinito, un susseguirsi di disastri ambientali che hanno tramutato e tramuteranno tutta la preziosa morfologia del nostro ecosistema ormai alla mercé di alte lingue di fuoco che poco – a quanto pare – hanno comune con il caldo di questi giorni e la semplice casualità.
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LA RICERCA nel nostro articolo del 6 luglio scorso
Category: Cronaca