NOTE D’ARTE / “Il profumo del tempo”, MOSTRA PERSONALE DI GIUSEPPE LISI A LECCE DA MERCOLEDI’ 29
di Raffaele Polo ______
Si inaugura mercoledì 29 giugno, ore 11, nella Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, “Il profumo del tempo”, mostra personale dell’artista Giuseppe Lisi (nella foto).
Intervengono Nicola Ciracì presidente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; Nunzio Fiore, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; Antonio Basile, critico d’arte, già docente di Antropologia culturale dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; Antonietta Fulvio, direttore della rivista Arte e Luoghi, Il Raggio Verde edizioni; Dafne Frasca, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
La raccolta delle opere, curata da Lucia Ghionna, é accompagnata dal catalogo a cura di Gianluca Russo per i tipi de Il Raggio Verde edizioni e suggella la conclusione dell’attività didattica di Giuseppe Lisi che ritorna nel luogo che lo ha visto formare intere generazioni di studenti iscritti alla Cattedra di Decorazione, da lui diretta per quarant’anni.
La mostra non è solo riservata ai giovani studenti dell’Accademia, ma rimane aperta al grande pubblico: saranno fruibili le opere de “Il profumo del tempo” che, dal 29 giugno al 6 luglio 2022 (con ingresso libero dalle 10 alle 17), trovano spazio nella Galleria dell’Accademia. In esposizione una selezione di lavori che coprono un arco di tempo che va dalle prime opere del 1979 fino alle ultime inedite del 2021.
Un titolo – che è anche quello del catalogo monografico – che suggerisce la cifra espressiva di Giuseppe Lisi che ha messo al centro della sua ricerca artistica la Natura nel senso più alto e poetico del termine con l’intento di fermarne l’essenza, di catturarne colori, forme e profumi per preservarne il ricordo.
In mostra, però, non solo carta e tele. La cartapesta, materiale povero che si intreccia con la storia e l’identità culturale della sua terra, diventa mezzo espressivo che si piega alla creatività dell’artista.
Con i suoi totem, le sculture intitolate “Profumi di Macchia Mediterranea”, Lisi continua la sua indagine sulla natura e sui luoghi della sua terra che inevitabilmente è anche un racconto che scava nel passato e nella memoria, anche quando l’artista cambia registro espressivo, realizza fotografie, installazioni e le dia-installazioni facendo coincidere lo spazio dell’opera con quello dell’attento osservatore.
La monografia che viene presentata in occasione dell’apertura della mostra è il racconto del percorso artistico di Giuseppe Lisi e si conclude con i testi critici, le testimonianze letterarie e un apparato fotografico, in bianco e nero, che documenta il suo passaggio nell’Accademia di Belle Arti di Lecce come artista e docente del corso di Decorazione.
Category: Costume e società