“L’ultima volta mi sono alterato, oggi, invece, sono più tranquillo”. PANTALEO CORVINO SUPERSTAR: “Sono tornato a casa per ottenere risultati, non per pettinare le bambole”
di Mattia Ala ______
Questa mattina Pantaleo Corvino (a sinistra nella foto) e Stefano Trinchera (a destra), rispettivamente responsabile dell’Area Tecnica, e direttore sportivo del Lecce, hanno parlato in conferenza stampa al Via del Mare, con l’obiettivo di fare il punto della situazione a tre giorni dalla promozione in A.
I due dirigenti hanno ripercorso a tutto tondo le tappe della rinascita del club, ma non si sono sbottonati più di tanto in merito alle strategie future, poiché la società, in fase di assestamento, non ha ancora fissato budget e linee guida per la prossima stagione.
Il “Corvo” si focalizza , poi, sulla situazione contrattuale del portiere Gabriel, in scadenza il prossimo giugno, afferma di non avere in cantiere, per il momento, nessun viaggio in Sudamerica, e non dichiara incedibili a priori i pezzi pregiati dell’argenteria giallorossa, Hjulmand e Strefezza su tutti, fermo restando che, in qualsiasi ipotetica trattativa dovranno essere rispettate le condizioni dettate dal club salentino.
Grande attenzione è stata poi dedicata al settore giovanile.
Di seguito le parole di Pantaleo Corvino (nella foto): “Nell’ultima conferenza mi sono alterato, oggi, invece, sarò più tranquillo (il riferimento è alla partita di Vicenza e alla sceneggiata del portiere, ndr).
Avete assistito tutti a quell’alto di slealtà, e il rischio di dover rinunciare a 40-50 milioni era concreto. Adesso torniamo all’attualità, e, alla luce di quello che è stato fatto, ritengo utile fare il punto della situazione.
Mettiamo in evidenza ciò che è stato svolto negli ultimi 18 mesi. Spesso, non è solo importante raggiungere l’obiettivo, ma il modo con cui ci arrivi. Noi siamo partiti con una strategia ben precisa, anche se la più complicata. In linea di massima abbiamo cercato di non seguire la strada dei prestiti, e abbiamo detto no ai debiti. Qualcosa si è poi lievemente alterata in quanto è scoppiata una pandemia. Il pubblico non è potuto venire allo stadio, e questo è stato un danno economico non indifferente.
Ci siamo, invece, focalizzati su settore giovanile, ringiovanimento della rosa e patrimonializzazione. Dopo aver conseguito conseguito risultati eccellenti nel mio primo ciclo col settore giovanile, è stato triste ritrovarlo in quello stato quando sono tornato. Al momento stiamo lottando una lotta impari per salvare la Primavera 1. Lo riporteremo dove merita. Siamo intervenuti poi su attrezzature e strutture. Oggi siamo stati promossi in Serie A.
Io sono tornato a casa per ottenere risultati, non per pettinare le bambole. Un obiettivo coraggiosi, ma non siamo sbandieratori per sentirci dire bravo e poi non centrare i traguardi. Avevamo parlato di un progetto triennale, ma se avessi saputo il livello alto di questa Serie B, con proprietà molto forti economicamente, mai avrei parlato di un ciclo triennale. Il monte ingaggi era il settimo del campionato, c’erano calciatori che non erano scesi in campo neppure per un minuto. Abbiamo raggiunto un obiettivo sforzandoci tutti. In primis abbiamo scelto uomini, e poi calciatori. Inoltre, abbiamo dimostrato ai sapientoni, che anche con un modulo diverso si può fare calcio e vincere.
Oltre al primo posto, la nostra squadra si è messa in evidenza per capocannoniere, vicecapocannoniere, miglior difesa e differenza reti.
Il prossimo anno saremo in A, un animale diverso dalla B. Sarà complicato affrontarla, alla luce delle nostre risorse che non sono tantissime. Ora non c’è un attimo da perdere, la Serie A comincia il 14 agosto, e noi, arrivandoci da verginelli, abbiamo fisiologicamente difficoltà maggiori. Ho chiesto di avere le linee guida per iniziare a mettere i primi tasselli. Gabriel? Lo ritengo quasi un figlio. Quando sono tornato lo scorso anno, ho trovato uno spogliatoio diverso da come ero abituato io. Dalla A era rimasto poco: Vera Ramirez, Shakhov, Benzar, Lucioni, Gabriel e Gallo, che era un ragazzino. Al secondo ho trovato una collocazione tattica, al contrario di Vera e Benzar, mentre Gabriel e Lucioni sono rimasti qui.
Rispetto ad altri, il portiere mi è rimasto più a cuore per una serie di motivi. Lo scorso inverno, pertanto, l’ho chiamato, assieme a Lucioni e Coda, per rinnovare. Al contrario degli ultimi due, Gabriel ha preso tempo per capire se proseguire la sua avventura nel Salento. Un discorso schietto e sincero. A quel punto, io e Stefano, per evitare di farci trovare impreparati, abbiamo cercato una soluzione alternativa.
Incontreremo poi il suo agente e ci diremo le nostre decisioni.
Sudamerica? Al momento non ho in programma viaggi lì, per ora io e Stefano ci concentreremo su Europa e Italia. Come al solito, se il profilo che cerchiamo, non sarà reperibile in Italia, andremo all’estero. A volte passa una narrazione sbagliata, il Lecce dal 1999 fino al 2004 è stato un modello invidiato. Il Verona è stato promosso in A col Lecce (nel 2019) e ora, ha raggiunto una certa stabilità, grazie alle cessioni di tre sconosciuti: Amrabat, Rrahmani e Kumbulla. Ora hanno la possibilità di stanziare 10 milioni per acquistare il cartellino del Cholito Simeone. L’Empoli è un modello da anni, salgono e scendono in continuazione e hanno un settore giovanile imbottito di stranieri.
Nella prossima sezione di calciomercato saremo virtuosi e sostenibili. In società entrano due nuovi soci perché ora il club è appetibile. I pezzi pregiati? Non possiamo permetterci di dichiarare un calciatore incedibile a priori, ma ciò non vuol dire che apriamo le gambe al primo che arriva. Prestiti? Solo profili sostenibili, un calciatore che percepisce uno stipendio di 2 milioni, qui non può venire. Primavera? Dal prossimo anno si occuperà della Primavera il responsabile della prima squadra, non più quello del settore giovanile”.
Ora vediamo le parole del direttore sportivo Stefano Trinchera: “Rinnovo di mister Baroni? La proprietà ci ha chiesto di aspettare un attimo. Quando avremo le linee guida, ci confronteremo con staff e calciatori. La società deve metterci al corrente riguardo il budget. Il successo? E’ stato svolto un lavoro eccellente sotto tutti punti di vista. La squadra ha dimostrato grande professionalità, e questo ha fatto la differenza. Non si è mai risparmiata, soprattutto nei momenti difficili. E poi anche la vicinanza dei tifosi, fuori casa e non , ha contribuito pesantemente. Il momento chiave della stagione? Certamente i momenti complicati non sono mancati, ma quando, nel girone d’andata, incontrammo Parma e Monza dominandole, capimmo che si poteva pensare in grande”.
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