”E’ la lingua de lu tata ca me scioca ‘ntra lli dienti”
di Raffaele Polo ______
C’è chi afferma con aria di superiorità che il dialetto, il nostro dialetto, è ormai agli sgoccioli, sta morendo e scomparendo in maniera irreversibile…
Proprio per scongiurare questa catastrofe culturale, ecco una sorta di ‘chiamata alle armi’ per tutti i cultori del dialetto di casa nostra, che prende senso e titolo dall’immortale verso di Francescantonio D’Amelio, papà dei poeti leccesi, che scrive: ”… è la lingua de lu tata/ ca me scioca ‘ntra lli dienti…”
Il giovedì 5 maggio (data collegata tradizionalmente proprio alla Poesia…) all’ex Convitto Palmieri di Lecce, alle ore 19 si incontra una vera e propria ‘nazionale’ di poeti, artisti, attori e amici del dialetto che, agli ordini del professor Marcello Aprile (nella foto) dell’università del Salento ,e con il mio coordinamento, percorreranno le piacevoli strade del mai dimenticato linguaggio nostrano…
Ci saranno William Fiorentino, Franco Ciardo, Uccio Colonna, Dora Solini, Oronzino Invitto, Lola Giuranna per il Teatro in vernacolo; per la poesia Gino Maragliulo, Carlo Vincenzo Greco, Luigi Bottazzo e Rita Rucco con il ricordo dell’indimenticabile Niny.
Per ‘dialetto e musica’ interviene Enzo Marenaci e poi un nugolo di interventi, disseminati nel corso della serata: Giusy Agrosì, Mario Calcagnile, Pino De Luca, Caterina de Vita, Giuseppe Greco, Luigi Liaci, Ezio Calemi, Carmelo Scorrano, Sandro Mottura, Fabio Placì, Cosimo Renna, Tina Rizzo de Giovanni, Antonietta Fulvio e Federica Murgia.
Solo una precisazione: Questo è il primo di altri incontri che vedranno la partecipazione di chi, oggi, non è potuto intervenire. Perché noi ci crediamo: Il Dialetto non è morto, Viva il Dialetto!
Ingresso libero con rispetto alla regolamentazione sanitaria anti.Covid.
Per comunicazioni: info@ilraggioverdesrl.it