LECCE, SCIPPI IN CITTA’: GIRO DI VITE DELLA QUESTURA, ARRESTATI I DUE PRESUNTI RESPONSABILI
di Flora Fina ______
Dalla conferenza stampa di questa mattina in Questura a Lecce, sono emersi i dettagli delle indagini condotte nelle ultime settimane dalla Polizia di Stato, e che finalmente portano a due arresti ed una espulsione coatta per restituire alla città i momenti di tranquillità persi.
Finisce infatti l’escalation di scippi compiutisi negli ultimi giorni nel capoluogo salentino, a seguito di una mirata attività investigativa nei confronti di due giovani: il primo, il trentunenne leccese Mirko Fiordiso, già noto alle forze dell’ordine – ritenuto l’autore di almeno tre scippi violenti verificatisi in sequenza tra Cavallino, Lecce e Lequile, tra la mattina del 15 marzo scorso ed il pomeriggio del giorno successivo – ed un secondo presunto ladro, un tunisino di 28 anni, ritenuto responsabile di un furto avvenuto invece il 21 marzo ai danni di una ragazza in bici in via Don Minzoni, avvicinata da due individui in scooter e derubata dello zaino che custodiva nel cestino della bicicletta.
A seguito dunque dei numerosi e seriali episodi, è immediatamente scattato l’allarme che ha messo in moto la macchina investigativa: grazie ai numerosi filmati delle videocamere di sorveglianza in zona, e alle attività di pedinamento per risalire all’identità dei due presunti scippatori, questi ultimi sono stati raggiunti dal provvedimento emanato nelle ultime ore.
Da un primo accertamento sarebbe emerso che Fiordiso, sospettato anche di altri tre borseggi, avrebbe agito a bordo di uno scooter Liberty di colore nero, privo di targa, prendendo di mira donne di età compresa dai 40 ai 60 anni. Non solo: in tutte e tre le circostanze avrebbe persino scaraventato le vittime per terra causando dei lividi nel tentativo di strappare la borsa dalla mano delle donne.
Grazie alla testimonianza di un cittadino che ha notato lo scooter privo di targa all’interno di un cortile condominiale di San Cesario, per gli inquirenti non è stato difficile stringere il cerchio intorno all’indagato.
Per quanto riguarda invece il giovane tunisino, quest’ultimo è stato fermato dai poliziotti e trovato in possesso di un coltello nonché di vari arnesi atti allo scasso, riconosciuto anch’egli da un altro cittadino, quale autore di un furto nella sua abitazione.
Su disposizione del gip del tribunale di Lecce Marcello Rizzo per i due si sono aperte le porte di Borgo San Nicola, mentre è stato accompagnato all’aeroporto per l’espulsione il quarantenne sloveno che, la scorsa settimana, uccise a calci un povero gattino nel centro storico di Lecce, per poi aggredire medico ed infermiere del Fazzi dov’era ricoverato.
Trattandosi pertanto di un cittadino comunitario il Prefetto di Lecce ha emesso un provvedimento di allontanamento con esecuzione immediata e accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica, disposta dal Questore di Lecce con provvedimento previamente convalidato dal Tribunale Civile, Sezione Specializzata in materia di Immigrazione, Protezione Internazionale e Libera Circolazione dei cittadini dell’Unione Europea, con divieto di ritorno per cinque anni.
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