SESSO, POLEMICHE E VIDEOCLIP
(e.l.) ______ Sesso in pubblico, in un distributore self service di bevande, a due passi da piazza Sant’Oronzo. Qualcuno ha filmato l’altra notte la ‘performance’ erotica dei due (nella foto, abbiamo oscurato il frame nei dettagli) che pensavano di poter stare tranquilli e invece sono finiti sui social.
Con molte battute ironiche, nello stile tipico del popolo di internet, al seguito.
Non è finita qui. Questa mattina il consigliere comunale Andrea Fiore, della lista Noi per Lecce, che sostiene la maggioranza del sindaco Carlo Salvemini, ha mandato un comunicato ai giornali, in cui così scrive:
“Quanto accaduto in queste ore purtroppo non è un caso isolato, bensì, si tratta di una triste abitudine che fa rima con l’abuso di alcolici da parte di chi, evidentemente, non conosce il senso della misura.
In passato mi sono battuto più volte per dare vita ad un tavolo tecnico e di confronto con politica e associazioni dei cittadini per cercare delle soluzioni mirate alla cessazione di quello che per i residenti del centro storico è diventato un vero e proprio incubo.
Chiedo a questo punto un intervento incisivo da parte del Prefetto, affinché si possa intensificare la presenza delle forze dell’ordine nella movida a tutela di chi ha il diritto di godersi una serata serena in compagnia dei propri cari e dei propri figli. Parleremo anche con il Comando dei Vigili Urbani di Lecce affinché ci sia una presenza capillare nelle vie del centro.
Il mio impegno nel mondo delle associazioni di categoria mi spinge a valorizzare il senso della buona movida, sicuro della qualità del servizio degli esercenti ai quali rinnoverò l’invito al rispetto delle normative vigenti”.
E poi aggiunge: “La maleducazione e la scarsa cura della res publica da parte di alcuni non può e non deve essere imputata però all’Amministrazione Comunale. Il nostro compito, sia della maggioranza che dell’opposizione, però deve essere chiaro: dobbiamo prendere una netta posizione a riguardo e favorire tutte le misure che possano donare serenità ai cittadini e ai fautori della buona movida. Per noi questo deve essere assolutamente vitale”.
Gli fa eco il collega in consiglio, sempre per la lista Noi per Lecce, Gianluca Borgia: “Chiediamo dei controlli ancora più serrati in merito alla cessione degli alcolici ai minorenni; ci sono giunte segnalazioni riguardanti minori che, in possesso delle tessere sanitarie dei genitori, si riforniscono di alcolici dai self service”.
Da registrare infine al riguardo la dichiarazione di Simone Zecca, esercente di un locale della movida: “Il problema della sicurezza nel centro storico è centrale. Occorre una maggiore presenza delle autorità per evitare che il degrado prenda il sopravvento nella nostra amata Lecce. Spesso e volentieri si assiste a scene poco edificanti; persone che dormono sulle scalinate del duomo o sotto la colonna di Sant’Oronzo, gente in stato visibilmente alterato intenta a fare i propri bisogni sui monumenti storici della città e tanti altri episodi di malcostume che spesso sfociano nella violenza.Basta fare una passeggiata presso il monumento dei caduti dopo una certa ora per verificare quanto stiamo denunciando da tempo. Chiedo al Questore ed al Prefetto di ascoltarci, di dare voce al nostro malessere e al disagio nostro e dei cittadini del centro storico”.
Fa scalpore il video, diventato ormai virale, che ritrae due cittadini atti a consumare un rapporto sessuale all’interno di una sala del centro, adibita a distributore automatico di snack e bevande.
Tale episodio, che si affianca ad altri di simile degrado accaduti negli ultimi mesi (risse, ubriachezza), descrive un quadro sconsolante della sicurezza e del decoro in Città.
Si è dunque assistito, nelle ultime ore, ad una levata di scudi a favore della sicurezza cittadina, con richieste da più parti di “incontri” con il Prefetto e con il Questore.
È tuttavia poco opportuno puntare il dito contro Polizia e Carabinieri, le “tradizionali” Forze dell’Ordine cui vengono demandati i compiti di controllo del territorio e che con spirito di sacrificio offrono quotidianamente servizi cruciali per la nostra sicurezza.
Lo stato in cui versa il centro storico è in realtà frutto di precise scelte politiche della nostra amministrazione, alla quale viene oggi presentato “il conto” da simili fatti.
L’isolamento del centro, con l’attivazione della ztl h24 e la sua conseguente desertificazione, lo rendono “zona franca” per cittadini poco degni di tale nome.
L’abbandono del progetto pilota del “Poliziotto di Quartiere”, contrariamente alle mie richieste con cui dal 2018 proponevo di estendere alle ore notturne il pattugliamento dei Vigili, ha contribuito ulteriormente allo scenario sopra descritto.
Le recenti politiche amministrative, tutte a sfavore di attività commerciali e residenti, completano il quadro e ne sono la ciliegina sulla torta.
Ricordo infine che l’argomento “sicurezza in città” fu già tema principale di un Consiglio monotematico, richiesto dalle forze di minoranza pochi mesi fa e con la partecipazione dei vertici istituzionali cittadini.
Oggi non servono ulteriori incontri o proclami sui giornali, non serve dire alle Forze dell’Ordine come fare il loro mestiere.
Oggi abbiamo solamente bisogno che il Comune raddrizzi la barra, elaborando politiche attive a favore dello sviluppo del centro storico e non della sua desertificazione, con le tristi conseguenze che apprendiamo dai giornali.