UN ALTRO DRAMMATICO INCIDENTE SUL LAVORO, MORTO OPERAIO IN SERVIZIO AL PORTO DI TARANTO
(e.l.) ______ Drammatico incidente sul lavoro questa mattina a Taranto. E’ morto un operaio, Massimo De Vita, 45 anni, sposato, due figli, in carico dall’Agenzia portuale subentrata alla Terminal Container, utilizzato per lavori di movimentazione seguiti da una ditta d’appalto, una commessa dell’azienda Peyrani.
Era in servizio al quarto sporgente-Lato Ponente del porto (nella foto).
Verso le 8 era intento a riposizionare con una gru un carico di pale eoliche danneggiate sbarcato poco prima dalla nave Bbc Opal, quando è stato travolto da un grosso telaio di ferro staccatosi dal carico per cause ancora da accertare.
E’ morto sul colpo.
Sullo stesso sporgente, un anno fa aveva perso la vita un altro operaio, Natalino Albano, 49 anni, anch’egli impegnato in operazioni di carico e scarico di pale eoliche sulle navi..
Il segretario generale della Cgil di Taranto, Paolo Peluso, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Massimo De Vita non c’è più, ma c’è una storia, la sua, e quella di Natalino Albano, morto quasi un anno fa a 300 metri dalla tragedia di oggi, e che non vogliamo più declinare al passato, archiviare tra le cose accadute e dimenticate. Oggi avrebbe dovuto caricare su una nave i castelletti in acciaio che sorreggono nel trasporto le pale eoliche. Non si comprende ancora come uno di questi manufatti in acciaio sia caduto proprio sul corpo di De Vita, che purtroppo non avrebbe avuto scampo”.
Il segretario della Cisl Taranto Gianfranco Solazzo così si è espresso: “Confermiamo ancora una volta la nostra fiducia nella Magistratura, perché prima possibile faccia chiarezza sulla dinamica dell’incidente odierno, ma auspichiamo, ancora una volta, che gli Enti strumentali preposti rendano più cogenti ispezioni e controlli, prima che altri incidenti mortali si verifichino.
Da tempo a livello nazionale si chiedono azioni forti ed il rispetto di norme esigibili, il rispetto dei contratti e della dignità dei lavoratori, questioni non più eludibili a Taranto come nel resto del Paese.
I tanti protocolli su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sottoscritti vanno resi effettivamente applicabili e verificabili e ciò avviene con controlli e verifiche costanti e punendo chi tenta di eludere leggi e norme mettendo a rischio la vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
La legalità ed il rispetto di norme e contratti abbia sempre diritto di cittadinanza a Taranto con nel resto del Paese”.
Le organizzazioni di categoria Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato l’ultima ora di sciopero, per il primo e secondo turno di oggi, per tutto il settore metalmeccanico: “Siamo di fronte ad un’ennesima tragedia sul lavoro nel porto di Taranto. La sicurezza sul lavoro diventa sempre più una priorità ed una emergenza da affrontare”.
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