“CRONACA DI UNA RICETTA“, ORATA DELLA MIA INFANZIA
di zia Eli_______
Cari amici, questa è proprio una delle mie ricette del cuore.
Dovete sapere che da bambina uno dei posti preferiti, non era il negozio di giocattoli, ma la pescheria.
Sembra strano ma il mio papà mi portava a Porto Cesareo nella pescheria del suo amico Fernando.
Per me era come andare al luna park.
Accanto alla pescheria Fernando aveva anche una gelateria.
Appena arrivata , venivo spupazzata, coccolata e nutrita con una bella coppa di gelato ai gusti che preferivo.
Per rendere felice mio padre, aggiungevo sempre la nocciola, suo gusto preferito.
Per me non ne rimaneva mai, ma io ne ero felice.
Fernando era Uomo saggio, attento e maestro di cucina .
Signore d’altri tempi.
Lui non vendeva il pesce, ti portava ad immaginare come una favola, il piatto che avresti mangiato.
Dai suoi racconti, oggi vi presento una delle sue ricette.
L’ orata senza fronzoli e senza sprechi.
Gli ingredienti, sono pochi e comuni .
Prendete le vostre orate e con una forbice, fategli un taglio sulla pancia e togliete le interiora. Sciacquatele accuratamente, desquamatele, rilavatele e inserite nella pancia del pesce, uno spicchio di aglio, una manciata di sale grosso e un ciuffetto di prezzemolo fresco .
In una teglia precedentemente rivestita con carta forno, mette un filo d’olio, una manciatina di sale sempre grosso e adagiate, sopra il condimento, le orate.
Aggiungete un’altra manciata di sale grosso sopra il pesce e qualche fettina di limone, giusto per il profumo e per una questione di decoro del piatto.
Un ciuffetto di prezzemolo sparso casualmente e infornate in forno caldo a 200 gradi per circa 15 minuti.
Saper cucinare è un arte.
Catturare e valorizzare il vero sapore degli ingredienti è il vero segreto e Fernando ne era maestro .
Con questa ricetta, assaggerete il vero sapore dell’orata leggermente insaporita dal prezzemolo e profumato dal limone.
Fernando per accompagnare questo piatto, ci consigliava un calice di verdeca.
Per rimanere in riva al mare, vi voglio parlare di una cantina che ho conosciuto da poco, nella bellissima valle d’Itria.
Il suo Verdeca chiamato 431, viene realizzato con uve che si trovano esattamente a 431 metri dal livello del mare.
Questo è stato il vino galeotto che mi ha ricordato la ricetta di Fernando.
Veramente un ottimo vino.
Vi lascio il sito per maggiori informazioni. www.ionisvini.com
Buona domenica, amici cari!
Category: Costume e società
Grazie Cara.
Grazie zia Eli
La proverò senza altro. Grz Eli