QUARTO GIORNO, LA GUERRA DI PUTIN IN BILICO FRA DRAMMATICHE REALTA’ E CONTRASTANTI PROSPETTIVE
(Rdl)______ FONTI: BBC, CNN, AL JAZEERA ______
Il quarto giorno della guerra di Putin è una sostanziale situazione di stallo. Sul terreno militare, anche se è difficile ricavare notizie certe, l’esercito russo continua ad essere rallentato dalla resistenza ucraina, questo e poco ma sicuro, al di là del balletto di notizie, smentite e contro smentite, sulla situazione di questa o quella città, e questo nonostante l’arrivo al fronte e su varie direttive di altri uomini e mezzi schierati dagli invasori.
Dall’altra parte, sono massicce le forniture di armi già effettuate, oppure annunciate a breve, con appositi acquisti e spedizioni mirate, all’Ucraina, da parte dei Paesi dell’Unione Europea e della Nato.
Sul terreno diplomatico, si è aperto uno spiraglio di trattativa fra Russi e Ucraini, dopo un estenuante tira e molla di questioni procedurali e formali, andato avanti per tutto il giorno, ma insomma, è già qualcosa, nonostante lo scetticismo che circonda i colloqui previsti domani al confine con la Bielorussia. Sono cominciati male, la speranza è che finiscano meglio.
Sale la tensione internazionale, dopo l’annuncio di Putin di aver allertato il proprio apparato nucleare: “I Paesi occidentali non solo stanno prendendo azioni economiche non amichevoli contro il nostro Paese, ma i leader dei principali Paesi della Nato stanno facendo dichiarazioni aggressive sul nostro Paese”, ha detto, nell’annunciare la decisione, che pare la risposta all’accenno fatto ieri da Biden a una possibile Terza Guerra Mondiale.
“La sola idea di un conflitto nucleare è semplicemente inconcepibile”, ha subito commentato da New York il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric (nella foto).
Il numero delle persone che scappano dall’Ucraina rifugiandosi nei Paesi limitrofi dell’Unione Europea è già a livelli impressionanti, sono al momento almeno 300.000.
100.000 e anche più sono state invece le persone che oggi sono scese in piazza contro la guerra a Berlino, mentre manifestazioni pacifiste continuano a svolgersi in tante città del mondo, quelle russe comprese, dove però vengono brutalmente represse, con migliaia di arresti.