‘NON TOCCANO I PROFITTI DELLE IMPRESE’, INOLTRE…’…IL PRESIDENTE DI ASSOUTENTI FURIO TRUZZI SPIEGA PERCHE’ I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO SUL CARO BOLLETTE SIANO “del tutto inadeguati ad affrontare le gravi emergenze in corso“ PER LUCE, GAS, BENZINA, PREZZI. E RISPOLVERA UNA PAROLA CHE SEMBRAVA ESTINTA: AUTORIDUZIONE
(Rdl)______“Un decreto deludente che non affronta alla radice il problema del caro-bollette e non eviterà alle famiglie italiane una stangata di 40 miliardi di euro solo per maggiori costi energetici”.
E’ la valutazione, critica e negativa, dei provvedimenti adottati dal governo Draghi sul caro – bollette espressa dall’associazione nazionale di tutela dei consumatori Assoutenti, il cui presidente Furio Truzzi (nella foto) così la spiega in dettaglio:
“Al di là dell’esiguità delle risorse stanziate, di cui solo 5,5 miliardi andranno a famiglie e imprese, il decreto approvato oggi non interviene sul reale problema alla base dell’emergenza attuale, ossia l’assurda forbice tra costi di produzione dell’energia e il prezzo di vendita.
Senza una vera riforma del mercato energia e un cambio radicale dei criteri di calcolo delle tariffe di luce e gas, famiglie e imprese saranno sempre sotto scacco di speculazioni e rincari inaccettabili.
Ancora una volta, poi, il Premier Draghi chiama in causa gli extra-profitti e le grandi imprese di Stato dell’energia che devono ‘condividere il peso dei rincari’, affermazioni che non sembrano trovare riscontro all’interno del decreto approvato oggi.
Così lo Stato si sottrae dal fare la sua parte nella gestione delle reti e dei principi player energetici del paese, varando un decreto ‘annacquato’ che coprirà solo una minima parte degli aumenti tariffari alle porte e non eviterà effetti a cascata su inflazione e prezzi al dettaglio”.
A fine 2022 il conto per le famiglie italiane potrebbe essere pesantissimo, con una stangata da +40 miliardi di euro solo per maggiori costi legati all’energia, e ulteriori +38,5 miliardi come effetto indiretto del caro-bollette su prezzi e tariffe di una moltitudine di beni e servizi.
Per tale motivo Assoutenti assieme ad altre associazioni dei consumatori si farà promotrice di proteste e forme di lotta legale, compresa l’autoriduzione delle bollette che negli anni passati si è rivelata un efficacissimo strumento di tutela dei consumatori.
All’emergenza bollette si è aggiunta negli ultimi mesi quella relativa al caro-benzina, con i listini dei carburanti che oggi costano alla pompa il 24% in più rispetto allo scorso anno e un aggravio di spesa, solo per i rifornimenti, pari a +402 euro a famiglia.
I prezzi al dettaglio, inoltre, stanno subendo rincari altissimi, sia come conseguenza del caro-bollette, sia per effetto dei maggiori costi delle materie prime, con l’inflazione che a gennaio è balzata al +4,8% e una maggiore spesa da 1.480 euro a famiglia.
Luce, gas, benzina, prezzi al dettaglio e materie prime causeranno un maggior esborso solo per i consumatori stimabile, complessivamente, in circa 78,5 miliardi di euro, e un aggravio di spesa totale pari a circa 3.019 euro a famiglia a fine 2022.
Alla luce di tale situazione, le misure approvate dal Governo appaiono del tutto inadeguate ad affrontare le gravi emergenze in corso, e per questo Assoutenti assieme ad altre associazioni dei consumatori si prepara a proteste e forme di lotta legale a tutela delle tasche delle famiglie”.
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LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Category: Costume e società, Cronaca, Politica
“La manifestazione di domani a Bari dei ristoratori pugliesi sul problema serissimo del caro bollette merita una risposta tempestiva da parte del governo regionale.
Importi raddoppiati, rischi concreti di chiusure e carenza di personale qualificato sono temi che hanno bisogno di una specifica attenzione e provvedimenti adeguati all’emergenza. Li sta prendendo l’esecutivo nazionale, grazie soprattutto all’azione incisiva e persuasiva del nostro leader Matteo Salvini, ma è tempo che la Regione faccia la sua parte sul territorio.
Il presidente Emiliano e la sua Giunta non lascino soli in un momento come questo gli imprenditori e i lavoratori di un settore fondamentale per l’economia pugliese.
L’aumento dei costi di gas e luce, con rincari che vanno dal 41 al 55 per cento, sta mettendo in grandissima difficoltà molte famiglie monoreddito, tanti commercianti e artigiani, ma ancor di più chi per la sua attività non può minimamente limitare i consumi ed è costretto ad acquistare al mercato materie prime a prezzi spropositati rispetto a quanto accadeva qualche mese fa.
Mi auguro che il Governatore dia una risposta concreta non solo alla mia interpellanza urgente sul tema, ma soprattutto ai tanti cittadini pugliesi che stentano ad arrivare a fine mese e a chi deve manifestare per non vanificare gli sforzi di una vita, dopo aver già subito per la pandemia perdite di fatturato pari al 70 per cento.
Molte ipotesi di sostegno immediato da parte della Regione sono state proposte dagli stessi ristoratori, altre saranno avanzate domani.
Sono certo che troveranno rapida accoglienza. Non farlo, o farlo in ritardo, sarebbe un fallimento per tutti”.
Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.
“Dopo il mio incontro di oggi con una rappresentanza degli agricoltori e degli autotrasportatori pugliesi, sto mettendo a punto una mozione per chiedere al presidente Emiliano un impegno straordinario e provvedimenti adeguati ad arginare la crisi generata dal grave problema del caro energia. Non soltanto provvedendo a una redistribuzione delle accise che la Regione ha incassato dalla maggiorazione del costo del carburante, ma anche stornando risorse, come sta accadendo in altre realtà italiane, dal proprio bilancio regionale.
Sostenere concretamente chi svolge attività fortemente penalizzate in questo momento di tensione internazionale, con gravi riflessi sull’ economia del territorio, è un obbligo al quale la politica non può e non deve sottrarsi. Regioni come la Sardegna e la Lombardia lo hanno già fatto. Sono certo che anche la Puglia farà la sua parte”.
Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.