NUOVO SBARCO DI MIGRANTI SULLE NOSTRE COSTE
(e.l.)______Dopo una pausa di un mese e mezzo, a fronte delle avverse condizioni meteo invernali, e dopo la maxi operazione di polizia internazionale contro i trafficanti di esseri umani del 19 gennaio scorso, questa mattina, c’è stato un nuovo sbarco di migranti sulle nostre coste.
L’ultimo era avvenuto a Santa Maria di Leuca il giorno di Natale.
Continua du8nque l’emergenza immigrazione incontrollata sull’intero territorio nazionale, mentre l’Unione Europea, malgrado promesse, assicurazioni e trattati carta straccia, continua a lasciare sola l’italia.
Ma si sono intensificati anche gli sbarchi di migranti direttamente sulle coste salentine, con le oramai ben note caratteristiche, di gruppi piccoli, trasportati di solito da un veliero. Dall’inizio della primavera di due anni fa il fenomeno è andato via via sempre più intensificandosi, ed è ‘esploso’ nelle ultime settimane.
Nonostante la vasta operazione della Guardia di Finanza contro i trafficanti di esseri umani del dicembre 2019, e quella più di recente, in maniera specifica contro organizzatori e sfruttatori della così detta ‘rotta orientale’, che parte dalle coste della Turchia e arriva nel Salento.
E’ l’ immigrazione irregolare dei, se si può usare il termine, ‘privilegiati’: pagano di più, e hanno più ‘servizi’, da parte dei trafficanti di esseri umani.
E’ la rotta ‘sicura’ dalla Turchia, dove si concentrano arrivando da diversi Paesi e da dove partono a bordo di velieri, o piccole imbarcazioni, condotte da criminali organizzati senza scrupoli, a piccoli gruppi, piccoli insomma, perché si tratta sempre di decine di persone.
Un fenomeno però in atto da almeno quattro anni, che va avanti con regolarità, settimana dopo settimana, mese dopo mese, come ci permette di affermare una rapida ricerca nell’archivio di leccecronaca.it dove si trovano decine di articoli che riferiscono episodi del genere.
Questa notte, ce n’è stato uno nuovo a Mancaversa, marina di Taviano (nella foto).
Sono arrivate altre ottanta persone, fra le quali alcuni minori, di nazionalità afghana, siriana ed egiziana.
Sono seguite a cura della Croce Rossa le consuete operazioni di identificazione e assistenza.
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LA RICERCA nel nostro articolo del 19 gennaio scorso
Category: Cronaca