”Preoccupazione per le misure differenziate a scuola”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Le associazioni Priorità alla Scuola Puglia, Comitato Diritto Salute e Istruzione e Autism Friendly ci mandano per conoscenza la seguente lettera aperta inviata al Garante per i diritti dell’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Ludovico Abbaticchio ______
Gentile Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Puglia,
siamo genitori ed insegnanti della Provincia di Bari, aderenti al Comitato SAIS e PAS Puglia.
Le scriviamo per denunciare le gravi limitazioni imposte a bambini, bambine e adolescenti,
contenute nelle recenti disposizioni emanate dal governo per la prevenzione e la gestione dell’epidemia da Covid-19.
Ci riferiamo alle nuove regole di gestione dei casi in ambito scolastico, di utilizzo dei trasporti, di libero accesso alle attività sportive, culturali e ricreative, ai servizi di mensa e di ristorazione.
Sul punto si sono recentemente espresse anche altre Autorità Garanti dei Diritti dei Minori, ultimi in ordine cronologico (notizie di odierne), quelli della Toscana, Camilla Bianchi e della Liguria Francesco Lalla che esprimono preoccupazione per le misure differenziate nei confronti dei ragazzi e ragazze in ragione del loro stato vaccinale.
Vi è, dunque a nostro avviso. la pressante esigenza di evitare che lo status vaccinale possa incidere sui diritti fondamentali di ragazzi e ragazze minori. Gli stessi, infatti, “subirebbero” le conseguenze delle scelte dei loro genitori.
Gli studenti e le studentesse non vaccinati o non immunizzati vengono, per esempio, esclusi dalla didattica in presenza che, ormai è letteratura scientifica acclarata, è l’unica che garantisce il diritto all’Istruzione.
Del resto, i ragazzi e le ragazze Pugliesi hanno sperimentato nell’ultimo biennio, oltre un annp la Didattica Digitale Integrata, con alunni in presenza ed alunni a distanza, e subiscono ancora i danni sulla loro formazione educativo-didattica ed il loro equilibrio psichico.
Lo dicevamo lo scorso anno e lo ribadiamo adesso: la DDI o DAD non è scuola per nessuno, non solo per i ragazzi e le ragazze vaccinate.
Con la presente chiediamo, pertanto, che anche Lei si esprima di fronte alle autorità competenti, rendendo nota la condizione di disagio, ansia, emarginazione che ha avuto e continua ad avere sui minori questa normativa che presenta diversi profili di incostituzionalità e, in ogni caso, non contempera adeguatamente tutti i diritti coinvolti.
Chiediamo, inoltre, che una delegazione del nostro comitato sia ricevuta dalla Signoria Vostra per avviare un confronto franco e pacato sul tema posto alla sua attenzione con la presente missiva.
Certi di un positivo e solerte riscontro si porgono
Cordiali saluti
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