ECONOMIA CIRCOLARE, LEZIONI DI RICICLO
di Elena Vada_______
Già lo sapete, al sabato vado a trovare l’amica Lella.
Che strano odore di solvente, acqua ragia, c’è casa. La cerco…
– Lella, dove sei… Sulla terrazza, co ‘sto freddo?! Ma, che stai facendo?
– Vieni, vieni Elena… Fai attenzione, li in terra ci sono delle maniglie… Attenzione a quella lattina, è soda caustica…
– Mamma Santa, ma che stai combinando, cos’è tutta questa roba… E tu, come sei vestita, sembra che devi entrare in sala operatoria, o partire per la luna, combinata così! Camice bianco, guanti, mascherina, visiera…
– Economia circolare… Niente si butta, tutto si può riciclare. Sto recuperando questo bel comodino Barocco, no Luigi sedici, no Luigi Filippo… No…
– Lascia perdere i Luigi e i Filippo e le connotazioni stilistiche, non mi pare che ci azzecchi. Ma dove lo tenevi questo coso? Non lo avevo mai visto prima.
– Era accanto al cassonetto dell’immondizia. Pensa la gente che belle robe butta. È quasi nuovo!
– Cioè, l’hai preso giù in cortile, nei rifiuti?!
– Certo, e ora provvedo al restauro di questo e altre cose che ho recuperato. Mi sono fatta spiegare tutto dalle signore che hanno la bottega d’antiquariato, in centro.
– E già, ora fai pure la restauratrice. Ma poi dove lo metterai? Hai la casa piena di bagatelle acquistate nei mercatini dell’usato, questo dove hai intenzione di piazzarlo?
– Non lo so ancora. L’importante è recuperarlo, poi magari lo vendo… O lo regalo alla prima occasione giusta, sarà bellissimo uno volta messo a posto.
A proposito: quand’è il tuo compleanno?!
– Ciao Lella, entro in casa. Qui fa freddo. Dimmi a che ora smetterai con le stravaganze e tornerai alla normalità… o quasi.
– Riciclo circolare…
– Il tuo cervello devi riciclare, il tuo cervello. Non so come, e se è recuperabile, però! A oggi pomerggio, Lella per il caffè e fai sparire quei solventi puzzolenti.
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