APERITIVO NO GREEN PASS A LECCE SABATO 12
(g.p.) ______Sabato 12 febbraio dalle ore 18.00 fino alle 22.00, il Comitato per la Libertà di Lecce, Studenti uniti contro il Green Pass e Liberiamo L’italia-sezione di Lecce, organizzano un ‘Aperitivo Libero’ in Piazza Sant’Oronzo.
Come spiegano gli organizzatori in una nota inviata questa mattina alla stampa, annunciando anche interventi di cittadini e attivisti, la manifestazione è “una forma di protesta pacifica contro il cosiddetto green pass, strumento che sta ledendo gravemente le libertà fondamentali sancite dalla Costituzione”.
Torna dunque anche a Lecce la protesta contro l’istituzione del green pass, l’obbligo vaccinale per gli over 50 e la gestione della pandemia da parte del governo.
Se esso ha annunciato – per ora si tratta solo di un vago annuncio – la fine dell’emergenza sanitaria al prossimo 31 marzo, rimangono in piedi irrisolte tutte quante le altre questioni legate all’introduzione del green pass.
Sullo sfondo, già si sta delineando però pure una grave emergenza sociale, legata ai paurosi aumenti delle bollette delle utenze di famiglie e imprese, al crollo dei consumi, e di tanti settori fino a due anni fa volano della nostra economia, dal turismo all’alberghiero, dall’artigianato alla cultura.
Mancano risposte efficaci ed efficienti.
Il futuro immediato della protesta no green pass sta adesso nella capacità di riuscire ad intercettare ed esprimere il disagio popolare.
Quello prossimo, sta nella capacità di organizzarsi politicamente ed elettoralmente in un movimento trasversale e postideologico che apra il fronte del deficit di democrazia e cavalchi la tigre dell’opposizione al governo.
Difficile, al momento, considerando le divisioni e le frammentazioni esistenti, fra comitati e sigle varie, ipotizzare il passaggio dalla protesta di piazza, alla proposta strutturata, che offra anche un’occasione di partecipazione e di espressione, attraverso il voto, che in democrazia è l’unica arma – tale deve rimanere – che hanno i cittadini.
Difficile, tanto per fare un esempio, mettere e tenere insieme Massimo Cacciari e Gianluigi Paragone, ma chissà, i tempi e i modi della politica sono imponderabili.
