IMBRATTATORI SERIALI DI EDIFICI E MONUMENTI A LECCE, INDIVIDUATI E DENUNCIATI QUATTRO RAGAZZINI

| 8 Febbraio 2022 | 0 Comments

di Flora Fina ______

Quattro minorenni tra i 14 e i 17 anni hanno imbrattato con pennarelli e vernice spray le mura, gli edifici pubblici e i monumenti di pregio del centro storico di Lecce, pubblicando poi sui social i risultati di quelli che gli investigatori definiscono atti di vandalismo.

L’ assenza di coscienza civica e la totale mancanza di ogni minima consapevolezza in ordine al patrimonio artistico ed architettonico da parte di questi ragazzi, ha  intaccato le principali arterie urbane di Lecce, tra cui: piazza Sant’Oronzo, via Coniger, via Palmieri e Convitto Palmieri, via Morelli. Corte dei Rainò, via Quinto Ennio, via Caracciolo, Rettorato dell’Università del Salento, Accademia delle Belle Arti, Mura Urbiche, pareti della Biblioteca Provinciale, Porta San Biagio, via De Jacobis (ingresso Tribunale per i Minorenni).

Già nel mese di gennaio di questo stesso anno, erano arrivate le prime segnalazioni da parte di alcuni cittadini di Lecce alla Polizia Locale, seguite poi nei giorni successivi, da indicazioni più specifiche e dettagliate: gli ignoti deturpatori infatti, hanno utilizzato pennarelli e vernici di diverso colore per apporre scritte e firme, dì cui alcune incomprensibili, tali da imbrattare la città, fino a sfregiarla nella sua quotidiana e genuina bellezza.

 

In tal caso, la testimonianza da parte di dell’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza urbana Sergio Signore e del Comandante della Polizia Locale di Lecce Donato Zacheo in merito all’indagine della Procura della Repubblica, evidenziano l’importanza di questo fenomeno e di come, alla stregua dei moderni mezzi informatici di comunicazione – social media e smartphone – risulti ormai una pratica inutile ed obsoleta.

La street art non è più un segno sociale per distinguersi, come accadeva in tempi più remoti, le scritte sui muri non sono più da decenni un mezzo per comunicare, come avveniva prima dell’avvento dei social.

Sono un segno di sfregio, e ottengono per i vandali l’unico risultato di distinguersi stavolta, in maniera negativa.

 

La street art è un’arte, ma qui parliamo di semplice vandalismo con segni di vernice effettuati nel centro storico, su beni monumentali di grande valore, su immobili privati, che non comunicano alcun messaggio se non la ‘firma’ dei giovani autori – dichiara l’assessore alla Sicurezza Sergio Signore – mi auguro che l’essere incappati in questa disavventura possa insegnare a questi ragazzi la differenza fondamentale che passa tra l’espressione artistica e l’imbrattamento di beni storici che sono testimoni della storia della nostra comunità. Ringrazio il comandante e gli agenti che su delega della Procura hanno svolto le indagini, occorre stroncare un fenomeno che stava assumendo dimensioni preoccupanti in città”.

È stato grazie all’esame capillare degli impianti di videosorveglianza e di videoregistrazione pubblici e privati, presenti in maniera permanente sulle strade della città, nonché ai controlli serrati del territorio,  che l’attività di polizia giudiziaria di riscontro ed i continui  pedinamenti effettuati in borghese dagli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Lecce hanno permesso di risalire ai nomi dei responsabili, pochi tra i tanti che ancora si dedicano a questa “arte” invecchiata prematuramente grazie all’evoluzione digitale.

I quattro presunti  e giovanissimi vandali dunque, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati denunciati alla Procura dei Minori di Lecce per deturpamento e imbrattamento in concorso.

Category: Costume e società, Cronaca

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