ARTISTI SALENTINI / tam-tuuumb pic-pac-pum-tumb
QUANDO NEI CIELI DI LECCE SI LEVO’ IN VOLO LA ‘AEROPITTURA’ DI MINO DELLE SITE. E CI FU UN BOMBARDAMENTO CULTURALE tam-tuuumb
di Raffaele Polo_______
Nel 1932 l’ambiente culturale leccese fu interessato da una polemica molto sentita, suscitata dalla mostra di Domenico (detto Mino) delle Site al Circolo Cittadino, presentata e sostenuta da Vittorio Bodini, suo compagno delle elementari e molto vicino alle idee del pittore leccese:
Della Site era ormai un ‘aeropittore’ ovvero un artista a tutto tondo che voleva, in pieno Futurismo, svecchiare, col suo esempio, la pittura di casa nostra, ancora troppo legata ai canoni figurativi della scuola napoletana…
Nato a Lecce nel 1914, alunno di Geremia Re, dal quale aveva appreso tecniche e impostazione, Delle Site convince Bodini, convince molti estimatori, convince Ernesto Alvino, ma non i ‘conservatori’ che definiscono la sua pittura, in un articolo apparso a commento (negativo) della sua mostra su ‘Il Corriere del Salento’ , “Carnevale in arte”.
Delle Site controbatte da un foglio romano, invitando l’estensore dell’articolo a cambiare mestiere…
Allora non vi erano i mezzi di comunicazione odierni, e una polemica durava tanto, tantissimo, visti i tempi che settimanali e periodici impiegavano per giungere ai (pochi) lettori…
Ma queste diatribe ci mostrano come fosse vivace l’ambiente culturale leccese e come una semplice mostra di quadri potesse suscitare polemiche e tenzoni culturali, impensabili al giorno d’oggi.
Il bravo Delle Site, comunque, prosegue la sua incessante attività che dura fino alla sua scomparsa, avvenuta a Roma nel 1996, alternando gli interessi più vari, sempre alla ricerca di innovazione e sviluppo di esperienze e ricerche: non si sottrae neppure all’argomento ‘moda’, realizzando giacche, cappelli e cravatte… E realizza un’opera di dimensioni colossali, purtroppo andata perduta, nei 200 metri quadrati della Città Universitaria di Roma.
Nel Dopoguerra e negli anni successivi, Delle Site è sempre presente nel panorama internazionale artistico: non rinnega il suo ‘futurismo’ ma lo gestisce alla luce delle nuove tendenze, finendo per ottenere ottimi risultati nella realizzazione di manifesti e pubblicità.
Partecipa con entusiasmo e verve polemica alle discussioni intellettuali, trae nuove ispirazioni dal suo viaggio negli Stati Uniti e termina la sua attività pittorica, riproponendo quel ‘futurismo’ che, con le sue idee e il suo tratto inconfondibile, non lo ha mai abbandonato.
Sembra di sentire proprio ciò che aveva scritto l’amico Vittorio Bodini per quella mostra famosa di Lecce nel ’32: “Delle Site non presenta mazzi mazzi mazzi di fiori né cocomeri carote pernici pesci o raccontini a colori, ma sinceri brani della su anima (…) finalmente in aeropitture in cui l’anima delle stratosfere, felicemente intuita, si compenetra con quella dei velivoli ebbri di velocità, di conquista dello spazio orizzontale, verticale, di lotta aerea”.
Category: Cultura
Qualche tempo fa l’amministrazione leccese bandì un concorso per un marchio cittadino con il quale partecipare a quella gara che vedrà vincitrice Matera. Quel manifesto di Delle Site con la Colonna, il Sedile e la Chiesa di Santa Croce, sarebbe stato un marchio perfetto.