IL ‘CESSATE IL FUOCO’ DI TORRE VENERI – approfondimento

| 26 Gennaio 2022 | 1 Comment

(Rdl)______Il 4 novembre 2020 il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, accogliendo il ricorso  del consigliere comunale Gabriele Molendini e della lista Lecce Città Pubblica, annullò l’autorizzazione della Regione Puglia sulla prosecuzione delle attività a fuoco dell’Esercito Italiano nel poligono militare di Torre Veneri, località fra le marine di Frigole e di San Cataldo.

L’Esercito Italiano aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato.

Questa mattina il Consiglio di Stato si è pronunciato ed ha deciso la prosecuzione del blocco.

Nello specifico, l’autorizzazione della Regione Puglia non è stata ritenuta più valida, essa deve basarsi su nuove analisi e una nuova valutazione di impatto ambientale.

Quindi, rimane lo stop alle esercitazioni militari.

Inoltre, scrivono i giudici, “per stessa ammissione dell’Amministrazione appellante (l’Esercito Italiano, ndr) sussistono valori inquinanti al di sopra delle soglie di legge”.

Il Ministero della Difesa aveva fatto svolgere analisi su terreni e falda acquifera della zona interessata, i cui risultati erano stati resi noti mesi fa, evidenziando livelli di sostanze pericolose sopra i limiti, per quanto non imputabili secondo le autorità militari alle proprie attività

 

Inoltre c’è comunque da considerare i pericoli per l’ambiente e i danni per il territorio, in quanto i proiettili adoperati finiscono in mare.

Negli anni scorsi, anche in sede di Commissione Parlamentare di Inchiesta, era stato sollevata la questione dell’uranio impoverito usato nelle munizioni belliche, vale a dire la morte per malattie degenerative e fulminanti, come cancro e leucemia, di molti militari italiani impegnati in missioni della Nato all’estero, a cominciare da quella in Bosnia del 1999.

Nel mese di marzo 2012 la commissione parlamentare d’inchiesta era stata a Torre Veneri, ricevendo dalle autorità militari risposte parziali e tutto sommato reticenti, ritenute evidentemente non esaustive.

In seguito sulla question era intervenuto anche l’on. Falco Accame, morto due mesi fa all’età di 96 anni, ex ufficiale militare, poi parlamentare socialista e infine a lungo e fino alla fine impegnato sul fronte pacifista della difesa delle famiglie dei militari italiani: in preoccupanti quanto circostanziate dichiarazioni, su Torre Venneri aveva chiesto verità e giustizia.

Category: Cronaca

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  1. Silverio Bosco ha detto:

    Creiamo un movimento ” DEMILITARIZZIAMO TORRE VENERI”

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