IL TRENINO DI CAPODANNO ARRIVA IN PROCURA
(Rdl)______Nei giorni scorsi il Sils, il Sindacato Italiano Lavoratori Spettacolo, aveva comunicato di aver incaricato il proprio legale Max Veronese di presentare un esposto nei confronti di Mediaset, della Fondazione Teatro Petruzzelli, Radio Norba e degli organizzatori del programma televisivo per la palese violazione delle norme contenute nel Decreto 211 del 24/12/2021, chiedendo inoltre ai magistrati di valutare tutti i possibili reati che possano emergere dall’analisi dei filmati.
In un post sui social oggi il sindacato ha fatto polemicamente il punto della situazione, qui di seguito ecco quanto ha scritto.______
A PAGARE SONO SEMPRE I PIU’ DEBOLI !
Nel Paese dove lo “scaricabarile” è disciplina sportiva più praticata del Calcio, dove tutto sembra accadere sempre e solo a “insaputa” di chi ha responsabilità istituzionali, dove si tende sempre a far finire tutto a “tarallucci e vino” (mai paragone gastronomico sembra più azzeccato che in questa occasione n.d.r.) la vicenda del “Capodanno in musica” di Bari denunciata da SILS ha i suoi primi responsabili.
Dopo il nostro post in cui annunciavamo l’esposto alla Procura, dopo oltre UN MILIONE di contatti e di interazioni non solo di lavoratori ma anche di persone comuni indignate per quanto successo e dopo l’interrogazione parlamentare presentata dall’ on. Antonio Lombardo, il Sindaco di Bari Antonio Decaro (che era presente e, a tratti, addirittura sul palco) ha incaricato, la Fondazione Teatro Petruzzelli ,nella persona del suo sovrintendente Massimo BISCARDI , di svolgere un’indagine interna per individuare i i colpevoli dello scempio televisivo andato in onda in spregio a migliaia di lavoratori dello spettacolo disoccupati (di nuovo) e costretti a casa in “dura Lex, sed Lex”.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, le brillantissime indagini svolte a tempo di record hanno potuto sentenziare che la responsabilità di tutto quello che è successo è :…. Dell’agenzia che ha fornito le “maschere”.
NON di Federica Panicucci che 15 secondi prima dello scoccare della mezzanotte, sul palco insieme a Fernando Proce, Daniele Battagli, Fabio Rovazzi, Al Bano, Rocco Hunt e gli altri artisti sbraitava : “trasformiamo il Teatro Petruzzelli in un’enorme discoteca”….
NON di coloro che hanno ballato come se il teatro del capoluogo pugliese si fosse tramutato in un sambodromo, MA dei “poveracci” che dovevano (secondo loro) arginare quel delirio : dei LAVORATORI che molto probabilmente non vedranno nemmeno onorati i propri compensi se è vero che la Fondazione ha deciso di applicare arbitrariamente le penali.
E allora CHIEDIAMO al Sindaco Decaro, al sovrintendente Biscardi e agli organizzatori di farci cortesemente sapere:
-QUANTE erano le “Maschere” ingaggiate per vigilare sugli adempimenti e se il loro numero era congruo secondo le disposizioni di Legge in materia di eventi aperti al pubblico;
-A QUANTO ammontava l’ingaggio previsto per OGNI singolo lavoratore e se questo rispettava i canoni quantomeno minimi dei Contratti Nazionali del lavoro;
-SE i soggetti incaricati di vigilare sulla sicurezza, giacché ne sono stati ritenuti responsabili, non fossero semplici “Maschere” ma elementi appartenenti a quelle figure professionali che la Normativa prevede espressamente , dopo aver superato un corso formativo, siano iscritti in un apposito Registro Prefettizio e se l’Amministrazione, La Fondazione e gli organizzatori abbiano preventivamente verificato il possesso dei requisiti essendo un loro preciso obbligo.
SAREBBE GIA’ STATO QUALCOSA CHE AVESTE CHIESTO SEMPLICEMENTE SCUSA invece di AGGIUNGERE SCEMPIO allo scempio, VERGOGNA alla vergogna.
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LA RICERCA nel nostro articolo del 1. gennaio scorso