LA PIETRA LECCESE, BENE DA RECUPERARE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. I Forum Ambiente e Salute Lecce ci manda per conoscenza la seguente lettera inviata a Provincia e Soprintendenza_____
Recuperare i conci pregiati di pietra leccese, tufo, o carparo degli edifici demoliti
Sigg.
PRESIDENTE CONSIGLIERE DELEGATO AMBIENTE Provincia di Lecce
Pc
Soprintendenza Beni artistici e architettonici Lecce
Il “Piano casa” recentemente reiterato dalla Regione Puglia, pur con autorevoli dissensi politici e professionali, continua a favorire l’abbattimento di edifici obsoleti; comunque è finalizzato alla ricostruzione con volumetrie ampliate.
Spesso sono costruzioni di diversi decenni fa con i classici conci di pietra locale –leccese, di Cursi, carparo o tufo-. Questi, estratti per secoli dalle cave della provincia ( in precedenza dagli ambienti sotterranei alle costruzioni di palazzi abitazioni civili e di altri edifici) , rappresentano una risorsa importante per il valore economico e ancor più per quello materiale legato alla disponibilità del territorio sempre più scarsa, in via di esaurimento. Già da alcuni decenni si è posto il problema di limitare l’estrazione indiscriminata di materiale per l’edilizia da tali cave, per ricorrere ad altri manufatti. Ogni concio ha inoltre un significativo valore economico , ancor maggiore se antico, che non va ignorato.
Nel capoluogo negli ultimi anni sono stati abbattute alcune decine di edifici costruiti con mattoni di pietra leccese (quanti nell’intera provincia?); tra questi vanno ricordati l’ex cinema S. Lucia e il grande capannone antistante il viale del cimitero. La demolizione solo di questi ultimi ha “prodotto” diverse migliaia di conci pregiati, molti dei quali rimasti intatti. Materiale pregiato . dal valore di alcune decine di migliaia di euro, riutilizzabile anche sul piano artigianale, previo recupero e lavorazione opportuna.
Pertanto si invita l’Amministrazione provinciale a pianificare una destinazioni di tali manufatti alternativa allo smaltimento in discarica , comunque alla loro distruzione, che , temiamo, sia la soluzione prevalente. Va sollecitamente realizzata un’apposita area , un centro di raccolta , recupero e riuso; che sia anche un laboratorio artigianale per dare una seconda vita ai pregiati mattoni naturali, nonché una soluzione virtuosa rispetto alla loro distruzione in discarica.
Distinti saluti
Per IL Forum
Innocenzo Graziuso
Giovanni Seclì
Lecce 30 dic. 2021