CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE FINISCE IN CARCERE A BARI
(Rdl)_____Questa sera Militari della Guardia di Finanza di Bari hanno arrestato in flagranza di reato Antonio Mario Lerario, 49 anni, di Acquaviva delle Fonti, dirigente della Regione Puglia dei settori Strategia e governo dell’offerta, e della Protezione Civile, ritenuto fra gli uomini più vicini al presidente Michele Emiliano, che gli aveva affidato l’ultimo incarico la scorsa primavera.
L’accusa è di corruzione.
Si trova ora in carcere, come disposto dall’autorità giudiziaria.
I Finanzieri che indagavano su di lui riguardo gli appalti della Protezione Civile lo hanno arrestato subito dopo che aveva ricevuto una busta con 10.000 euro in contanti da parte di un imprenditore.
Nel giro di poche settimane sono stati arrestati due uomini di punta di Michele Emiliano. Sono gli effetti della ricerca cieca del consenso”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia.
“Più volte – continua la pentastellata – ho segnalato numerosi episodi al Policlinico di Bari, ma quelle segnalazioni sono state ignorate e Dattoli è stato poi confermato al ‘Riuniti’ di Foggia.
Ho denunciato le anomalie dell’Ospedale in Fiera, della mancanza di trasparenza nella distribuzione dei DPI nella prima ondata Covid e perfino i prezzi delle magliette della Protezione Civile. Ha nuovamente fatto spallucce ed è andato avanti come un treno con la fiducia in Mario Lerario.
Saranno le indagini a chiarire come siano andate le cose, ma è spiacevole vedere come i dirigenti che già possono godere di un lauto stipendio finiscano sulle cronache per simili episodi. Ecco perché non mi stancherò mai di difendere la spesa pubblica dei pugliesi ma Emiliano dovrebbe iniziare a porsi qualche domanda sui criteri di scelta delle persone, trovare più coraggio di seguire gli ideali di giustizia che dovrebbero ispirare un Magistrato”.
“Serve un cambio di passo da parte del Presidente della Giunta Michele Emiliano nel coinvolgimento della maggioranza nella gestione delle nomine e strumenti più efficaci di controllo, perché quello che sta accadendo in questi giorni non può e non deve più ripetersi”. Lo dichiara il gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale.
“Il lavoro d’inchiesta – spiegano i pentastellati – sia per quello che riguarda l’ormai ex direttore del Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli che l’ex dirigente della Protezione Civile Mario Lerario spetta alla magistratura, ma adesso è venuto il momento di tracciare un bilancio politico su quanto sta avvenendo. È necessaria una maggiore condivisione nelle scelte e un maggiore controllo. Lo dobbiamo ai pugliesi, che non devono perdere la fiducia nelle istituzioni, e a chi in questi mesi ha sempre lavorato seriamente e non merita di vedere infangato il proprio lavoro. Porremo domande precise sugli appalti assegnati dalla Protezione Civile nel corso dell’emergenza Covid, durante la seduta della commissione di studio e inchiesta per il contrasto alla criminalità convocata il prossimo 10 gennaio con l’audizione del dottor Venneri. Chiederemo un confronto al presidente Emiliano basato sui temi e sull’analisi dell’attuale momento, anche in vista delle prossime nomine che è chiamato a fare, tra cui quella del nuovo assessore alla Sanità che deve essere scelto in base a criteri di merito, tra persone che non escano dalla visione politica della maggioranza attuale”.