“Il più grave, ingiustificato, irreparabile vulnus ambientale compiuto a danno della Città” DUE ANNI DOPO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Due anni fa davanti allo stadio fecero uno sterminio di alberi che ancora adesso lascia sgomenti. Fra l’altro senza motivi, una ferita ancora aperta, che ha generato solo degrado. Lo ricordano questa sera Mario Fiorella e Giovanni Seclì del Forum Ambiente e Salute di Lecce,i quali hanno scritto a politici ed autorità competenti una lettera, mandata anche a noi per conoscenza e che qui di seguito riproduciamo integralmente______
A due anni dall’espianto della pineta
Solo degrado e pericolo in pz.le Stadio Lecce
Ricorrono ben due anni dalla vigilia del Natale 2019, quando la città ha subito il più grave, ingiustificato, irreparabile vulnus ambientale, a danno di un polmone importante del verde urbano: la distruzione completa della pineta antistante lo stadio, cui poco tempo dopo si unì l’espianto di altre alberature interne al muro di recinzione. Incomprensibile albericidio, non realizzato in nessun altro piazzale degli stadi italiani, pur immersi ancor più in alberature.
Mettere in sicurezza l’area dall’asfalto dissestato, permettere alle videocamere di riprendere i tifosi in uscita, realizzare tornelli d’ingresso: tali le sollecitazioni della Questura e della Prefettura (in vista dell’inizio del campionato di serie A che tuttavia non imponevano l’espianto, peraltro è avvenuto a danno perfino di alberi lontani dal piazzale e soprattutto non interferenti con gli impianti di sorveglianza…!.
La messa in sicurezza si è fermata solo all’espianto, senza intervenire sul manto del piazzale per eliminare barriere architettoniche costituite soprattutto da recinzioni di aiuole, da monconi di tronchi precedentemente segati, da asfalto in gran parte divelto da anni e in minima parte da radici affioranti.
A distanza di due anni il piazzale versa in uno squallore mai visto, unico in Italia, che rischia di perdurare anche per la prossima stagione calcistica, quando la squadra di calcio potrebbe militare in serie A. L’unica nota positiva del piazzale è la “verde rivincita” di quasi cento arbusti di oleandro, contro motoseghe incompetenti che pensavano di averli distrutti , ignorandone la capacità rigenerativa.
Dopo due anni, esiste un progetto, un cronoprogramma di interventi; oppure , non avendo intercettato un bando ad hoc che avrebbe permesso un sostegno finanziario, quindi nella situazione attuale di predissesto che limita gli impegni di nuovi fondi comunali , l’area è destinata a restare per anni in tale miserevole , degradata e degradante situazione?
Grati in una doverosa “risposta” alla città.
Distinti saluti
Per il Forum
Mario Fiorella
Giovanni Seclì