“Non è uno sport, è una guerra” / REFERENDUM OK, MA CERTIFICAZIONI DEI COMUNI IN RITARDO. ULTIME ORE PER FIRMARE, L’APPELLO DEL COMITATO PROMOTORE

| 25 Ottobre 2021 | 0 Comments

(Rdl)______La raccolta firme per il referendum abrogativo sulla caccia, i cui termini scadranno alle ore 12.00 di domani, martedì 26 ottobre, è andato bene, sono state superate le cinquecentomila, la quota minima prevista, ma adesso serve una proroga per la certificazione.

Lo sostiene per i promotori la senatrice Virginia La Mura (nella foto di copertina), 55 anni, di Pompei, eletta nel Movimento 5 Stelle, poi espulsa, ora passata al Gruppo Misto, in una dichiarazione battuta questo pomeriggio dalle agenzie di stampa, eccola:

“Il referendum contro la caccia ha abbondantemente superato la soglia delle 500mila firme. Purtroppo però, come d’altronde già accaduto per il referendum relativo alla cannabis, si registrano ritardi burocratici da parte dei Comuni per la certificazione delle firme raccolte.

È bene ricordare che i Comuni hanno l’obbligo di consegnare i certificati elettorali dei firmatari entro 48 ore dalla richiesta del comitato promotore, cosa non avvenuta.

Il Governo per il referendum sulla cannabis ha già adottato una norma che consente la proroga dei termini, per questo ho chiesto alla Ministra Cartabia di dare la possibilità di depositare le certificazioni necessarie all’indizione del referendum contro la caccia entro il 15 novembre, posticipando dunque la data prevista”.

Dal canto suo il comitato dei promotori ha contestualmente diffuso un appello finale, sintetizzato nel post social che riproduciamo qui sotto

 

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LA RICERCA nel nostro articolo del 20 ottobre scorso

“Non è uno sport, è una guerra”

Category: Cronaca, Politica

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