NOVITA’ EDITORIALI / CON “Vesti bianche” DI VLADIMIR DUDINCEV RITORNANO QUEI BEI ROMANZONI RUSSI DI UNA VOLTA CHE NON FINISCONO PIU’…
di Raffaele Polo______
Con la letteratura russa contemporanea, per molte cose siamo ancora fermi a Solženicyn, al suo ‘Arcipelago Gulag’ e a quella visione dell’Unione Sovietica legata a topoi difficilmente contestabili. Ma riscopriamo, grazie a questo “Vesti bianche” (Besa Muci, 840 pagine, 30 euro) tutta la tradizione russa, compresa l’idea dei romanzoni che non finiscono mai…
L’autore è Vladimir Dudincev (1918-1998, nella foto di copertina), considerato uno dei più importanti autori della letteratura sovietica, ma anche una figura tragica: dopo la laurea in legge, combatté nella Seconda guerra mondiale e lavorò per il giornale “Komsomol’skaja pravda”.
Nel 1956 pubblicò il romanzo ‘Non si vive di solo pane’, che riscosse un enorme successo, suscitando però uno scandalo politico a seguito del quale Dudincev fu costretto al silenzio. ‘
Vesti bianche’ fu scritto nel 1966 e poté essere pubblicato solo vent’anni più tardi, nel periodo della Perestrojka.
I due romanzi sono ormai considerati dei classici del Novecento russo.
La trama di questo corposo romanzo ci presenta il giovane biologo Fëdor Ivanovič Dežkin, che è il braccio destro di Kas’jan Damianovič Rjadno, scienziato potente e carismatico che promuove una campagna di persecuzione nei confronti dei biologi che difendono la genetica formale, dichiarata contraria all’ideologia marxista.
Dežkin è un uomo sovietico esemplare e uno scienziato diligente: veterano di guerra, crede nella vittoria del bene sul male e nella verità sopra ogni cosa. Inviato in una piccola città universitaria per smascherare un covo dedito alle ricerche vietate, comincia a operare come un doppio agente. Con il KGB alle calcagna, Dežkin dovrà mettere a punto un piano perfetto per salvare se stesso e la verità.
Un romanzo di ottima fattura, che conferma le doti di scrittore di questo autore che non ha avuto molta fortuna nelle nostre scelte editoriali europee, e che merita di essere letto e meditato…
Category: Cultura