IL GIARDINO DEI SUONI / “Il tombino molesto” – video
di Giovanni Corvaglia ______
Siamo i compositori, gli esecutori e gli ascoltatori del nostro paesaggio sonoro.
Con l’avvento dell’era industriale inizia l’era dei motori a togliere voce al Silenzio, ai suoni del paesaggio sonoro della natura, specialmente nelle grandi fabbriche e nelle città per poi coinvolgere, a oggi, ogni casa.
Ci siamo abituati a considerare come “normalità” il rumore che sovrasta ogni silenzio, ma il paesaggio sonoro che ne deriva costringe le persone a vibrare con suoni molesti, generando reazioni spiacevoli e inconsapevoli, fino a causare malattie.
Poi, se nessuno ha informato dell’effetto malefico delle onde sonore dei rumori molesti, manca completamente la cultura del suono e del buon suono.
Il suono è materia invisibile che ci attraversa, frequenze e vibrazioni, influenzando il nostro comportamento, inoltre siamo fatti di acqua per l’80% e come ha dimostrato lo scienziato Masaru Emoto, l’acqua ha memoria e riconosce il suono delle parole e dei suoni mantenendone traccia.
Il Paesaggio Sonoro, a partire dai primi Novecento, si è sviluppato al limite della vivibilità negli spazi che abitiamo, e tutti noi, abituati al rumore ne produciamo, lo viviamo inconsapevolmente come la normalità.
Insomma, siamo diventati come un’orchestra non solo stonata, ma senza strumenti musicali, dal momento che i nostri suoni – basta fermarsi e ascoltare- manifestano disarmonia, caos e ansia.
Ci sono persone chiuse in spazi rumorosi che hanno perso il contatto con la prima musica da ascoltare e da vivere, la musica della Natura: il silenzio come assenza di rumori molesti e per orchestra i suoni che la natura esprime.
Non trovate che ci sia differenza di vibrazioni fra vibrare in mezzo all’inquinamento sonoro, e vibrare nel silenzio del rumore del mare? Tutti abbiamo fatto questa esperienza, questa è la prova che vivere nel silenzio del rumore del mare dà benessere.
È necessario fare un primo passo verso la natura della musica che sta lontana dal rumore, ricercare il Silenzio e farlo diventare la tela bianca, riempirla di pennellate di suoni piacevoli e armonici, fare delle nostre case oasi musicali, un giardino dei suoni.
Il silenzio: è il primo elemento musicale da introdurre, il punto d’arrivo e di partenza per costruire una nostra nuova identità.
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Category: Costume e società, Cultura