IL PREVISTO PARCHEGGIO ALL’EX MASSA DA RICONSIDERARE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Mario Fiorella e Giovanni Seclì, del Forum Ambiente e Salute, ci mandano per conoscenza la lettera inviata al sindaco Carlo Salvemini e al soprintendente ai Beni archeologici e belle arti Barbara Davidde, riguardo alle criticità riscontrate sulla realizzazione di un parcheggio nell’area ex caserma Massa (nella foto).
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Gli scavi a meno 14 mt dal suolo, per la realizzazione del parcheggio interrato nella nuova area della stazione ferroviaria di Lecce, hanno intercettato una falda acquifera superficiale “imprevista” , a soli meno 10 mt., che ha bloccato l’avanzamento dei lavori negli ultimi due anni. Eppure l’indagine idrogeologica connessa anche al progetto esecutivo ipotizzava l’esistenza della falda a meno 50 metri…!
La realizzazione del megaparcheggio sotterraneo nell’area ex Massa di Lecce prevede lo scavo ad uguale profondità, meno 13,5 mt. Nella relazione idrogeologica si ipotizzava la presenza della falda a circa meno 30 metri. L’area dista appena centocinquanta metri dal Castello Carlo V e 500 da Palazzo Adorno, dove la falda superficiale emerge a pochi metri al di sotto del suolo. Si presume che essa possa presentarsi a tale “profondità” anche nell’area di scavo della ex Massa. Peraltro già nel 2018 era stata segnalata all’Amministrazione comunale la presenza in tale area di una botola scoperta : da essa era visibile –anche nel periodo estivo- una significativa presenza di acqua a non più di meno 7-8 mt .
L’imprevedibilità, l’incognita idrogeologica manifestatasi per lo scavo adiacente la stazione potrebbe quindi reiterarsi a maggior ragione per quello dell’area ex Massa. Va scongiurato il rischio che si demolisca un’importante area di archeologia tardomedievale e rinascimentale (senza dimenticare che l’ex soprintendente La Rocca registrava il rinvenimento di manufatti di età romana), senza poter poi realizzare il progetto edilizio come previsto o doverlo dilazionare in un arco di molti anni: quando il parcheggio potrebbe confliggere con il nuovo Piano traffico curato dal prof. Gattuso, che dovrebbe allontanare le auto dal perimetro esterno del centro storico e non attrarle…!
Il parcheggio e l’annesso centro commerciale avrebbero avuto un iter più veloce –e forse sarebbero stati già realizzati- se l’Amministrazione comunale avesse recepito la proposta, avanzata dal Comitato per la tutela del sito S. Maria del Tempio quattro anni orsono: sdoppiare il progetto, in accordo con l’impresa, delocalizzando parcheggio e centro commerciale in un’area pubblica più consona agli attuali criteri urbanistici,all’ingresso della città (es. l’enorme piazzale di Settelacquare); realizzare nell’area ex. Massa una struttura edilizia più contenuta, finalizzata ad ospitare un mercato dei fiori , dell’artigianato, integrando in essa la famosa tettoia liberty, all’interno di un ampio giardino archeologico.
Si è preferito però insistere su un progetto datato cronologicamente , culturalmente e urbanisticamente, che “ignorava” quanto era da tutti risaputo: l’importanza culturale e storica dell’area, adiacente alla cripta medievale di S. Lucia .
Pertanto chiediamo che siano effettuate ulteriori e più circostanziate indagini idrogeologiche, preliminari all’approvazione del progetto esecutivo da parte dell’Amministrazione comunale, quindi all’avvio dei lavori, per escludere la sorpresa di “impreviste e imprevedibili“ falde superficiali, tipiche della struttura idrogeologica del territorio leccese.
Già “l’imprevista presenza” architettonica , in tale area -oggetto di studio da parte dell’’Università e attenzionata dalla Soprintendenza, ma “sconosciuta” dall’Amministrazione comunale del tempo proponente il projet financing- è costato a quest’ultima il rimborso di circa un milione di euro a favore dell’impresa, per gli “imprevisti” lavori di bonifica archeologica (giustamente pretesi dalla Soprintendenza) e da essa effettuati.
Non vorremmo che la “beffa degli imprevisti” si ripetesse ancora, magari con ulteriori contenziosi ,danni finanziari, oltre che culturali, per la comunità e il Comune. A ciascuno le proprie responsabilità!
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