FIRME E INFORMAZIONI, LA MANIFESTAZIONE NO GREEN PASS DI QUESTA SERA IN PIAZZA SANT’ORONZO. A leccecronaca.it LEONARDO MAGRINI DEL COMITATO ORGANIZZATORE NE SPIEGA LE MOTIVAZIONI. E L’ON. VERONICA GIANNONE RACCONTA LE SUE PREOCCUPAZIONI
di Giuseppe Puppo______Pomeriggio di manifestazioni affollate e partecipate contro il green pass oggi in decine di città italiane, organizzate da diverse associazioni e movimenti.
Altre iniziative si annunciano per la prossima settimana, in particolare quella dei camionisti.
A Lecce in serata ce n’è una ancora in corso di svolgimento mentre scriviamo, in piazza Sant’Oronzo, voluta dal Comitato per la Libertà.
Si tratta di una raccolta firme per un referendum abrogativo, e di un punto informativo su prevenzione, e su cure domiciliari precoci.
All’inizio della serata, guadagnandoci un posto a sedere improvvisato sotto i portici, alle spalle del banchetto e dei cartelloni, mentre una cinquantina di persone erano in attesa di poter firmare, siamo andati a fare qualche domanda agli organizzatori.
A leccecronaca.it parla il presidente del Comitato per la Libertà, Leonardo Magrini (nella foto), 42 anni, istruttore subacqueo, di Milano, trapiantato nel Salento, a Santa Maria di Leuca, dove ha aperto una scuola per sub.
Racconta di una decina di appuntamenti già organizzati questa estate, a titolo informativo, e di progetti di interventi concreti negli ambiti della scuola e della sanità..
– Che reazioni ha notato nei cittadini avvicinati con le vostre iniziative? Come è andata finora?
– Beh qualche contestatore, alle nostre contestazioni, lo abbiamo avuto. Ma notiamo che la gente inizia ad aprire gli occhi. Vediamo che le menzogne che vengono raccontate da politici e media sono talmente grandi, da far sorgere in sempre più persone dubbi e perplessità.
– Su cosa?
– Ingenerale sulla gestione dell’intera questione, in particolare sull’ obbligo di green pass, una palese violazione di diritti che consideravamo intoccabili.
– Abbiamo registrato nei giorni scorsi qualche perplessità anche da settori No green pass sul referendum abrogativo che voi insieme ad altri proponete. Ci aggiungerei personalmente le perplessità sull’uso del referendum in generale, visti gli esiti accumulati nel corso degli ultimi anni in Italia…Lei che ne pensa?
– Penso che in Italia sia venuto meno lo Stato di diritto. Il referendum è solo uno dei tanti strumenti che stiamo cercando di adoperare per poter uscire da questa situazione. Lo considero comunque uno strumento prezioso per poter fare informazione al riguardo.
Poi subito dopo rubiamo per qualche minuto all’attenzione dei presenti che, a distanza di sicurezza, le sono intorno, l’on. Veronica Giannone, 40 anni, di Galatina, eletta alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle, poi espulsa dal Movimento e, dal gennaio di quest’anno, passata a Forza Italia.
A leccecronaca.it Veronica Giannone toglie una curiosità, risponde a una perplessità, ed esprime una preoccupazione.
– L’altro giorno il presidente della Camera Roberto Fico ha organizzato controlli ad personam agli ingressi di Monte Citorio e ha disposto che per i deputati senza green pass non solo ci sia il divieto di accesso, ma pure l’intervento sanzionatorio dei Questori. So che lei non è certo l’unica a non avere il green pass, ma lo chiedo a lei, visto che è qua…Come farà ad andare a lavorare?
– Senza entrare in questioni strettamente personali…
– …come mi sembra giusto, quante motivazioni personali e riservate stanno dietro a tanti di noi…
– diciamo allora che continuerò a svolgere i miei compiti anche da fuori, e quando sarà proprio necessario entrare fisicamente nel Palazzo, per riunioni o votazioni, farò ogni volta il tampone.
– E su questo referendum, cosa mi dice?
– Il referendum, pur con legittime perplessità al riguardo, è uno strumento che permette alle persone di esprimere e manifestare concretamente il proprio dissenso. E’ un modo per far comprendere la situazione di sfiducia nello Stato che è subentrata in tanti.
– Vuole aggiungere qualcosa che non le ho chiesto?
– Sì. Purtroppo è in atto ormai una vera e propria guerra fra vaccinati e non vaccinati generata dal clima creato da mass media ed esponenti politici. Considero ingiusta la discriminazione fra cittadini che si sono vaccinati, spesso solo per paura di ammalarsi, e cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi, spesso per paura del vaccino. Il principio alla base è lo stesso.
Sono preoccupata per la situazione che si è creata, sono preoccupata ancora di più per il futuro incerto di libertà che si prospetta per i nostri figli.