COSE INCREDIBILI! SCOPRE CHE UNO SCONOSCIUTO AVEVA MANDATO LA RICHIESTA DI AMICIZIA SU FACEBOOK ALLA SUA COMPAGNA E ALLORA VA A SPARARGLI ADDOSSO
(g.p.)______
Succedono cose incredibili, che lasciano stupiti.
Andare a sparare a uno, è sempre e comunque roba da folli, una violenza inaudita, che non ha mai, in nessun caso, giustificazioni.
Ma certe volte poi…
Lunedì scorso c’era stato a Taranto, località Lido Azzurro, nei pressi del maneggio, un episodio di cronaca nera, rimasto per tre giorni non meglio chiarito. In pratica, si era trattato di un vero e proprio agguato a colpi di pistola, sparati all’indirizzo di un uomo, rimasto ferito alle gambe fortunatamente in maniera non grave, come accertato e curato all’ospedale Santissima Annunziata.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno concluso in brevissimo tempo le indagini e oggi hanno reo noto la spiegazione dell’accaduto.
Il responsabile della sparatoria è un uomo di 49 anni di Taranto, pluripregiudicato, resosi irreperibile subito dopo aver sparato.
Ma gli investigatori della Polizia in breve si erano messi sulle sue tracce precise, e allora ieri il ricercato è andato a costituirsi in Questura.
Ha detto di aver sparato contro il malcapitato, magari credendo che fosse una ‘giustificazione’, mentre invece i futili motivi sono giustamente un’aggravante, in quanto, consultando di nascosto il profilo Facebook della sua compagna, aveva scoperto che quello le aveva mandato una richiesta di amicizia, la procedura del social network per cui gli utenti possono collegarsi e interagire fra di loro.
Allora, messosi in sella alla sua moto di grossa cilindrata, aveva deciso di andare direttamente a chiedere ‘chiarimenti’ allo sconosciuto autore del ‘misfatto’, lo aveva identificato e si era appostato nei pressi del maneggio che aveva scoperto la vittima frequentava.
Si era pure portato appresso la pistola carica.
Vistolo arrivare, non ha voluto poi più nemmeno parlargli, ha fatto che sparargli addosso, così ha fatto prima, ed è fuggito.
Adesso, come disposto dal pm della Procura della Repubblica di Taranto che ha diretto le indagini della Polizia, si trova in carcere, arrestato con le accuse di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, minacce gravi e spari in luogo pubblico.
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