«Uno strumento indegno di uno Stato democratico»
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Comitato per la Libertà ci manda il seguente comunicato______
Green pass, il Comitato per la Libertà diffida i dirigenti scolastici:«No alle discriminazioni».
L’invito è quello di un sereno confronto, non si tratta dunque di una contrapposizione sterile. Il Comitato per la Libertà, movimento trasversale nato nello scorso 24 agosto a Lecce, lo rivolge ai dirigenti scolastici delle province di Lecce e Brindisi e per conoscenza alla Regione Puglia.
Un confronto chiesto, si legge nella lettera inviata ieri alle istituzioni, da «un gruppo di cittadini che intendono contrastare la gestione anti-democratica attualmente portata avanti dalle istituzioni e dai mass media, in relazione alla cosiddetta emergenza covid 19». Non solo: la missiva si comunica una diffida ai dirigenti scolastici affinché non ledano i diritti degli studenti.
Il Comitato per la Libertà evidenzia le difficoltà patite nell’ultimo anno dai giovani studenti. E punta il dito sulle decisioni assunte dai Governi: «Solo una minima parte di tali nocumenti può verosimilmente essere ascritta all’emergenza sanitaria. L’altra parte deve essere imputata alla gestione dell’emergenza e alle moltissime norme, spesso di rango secondario, che hanno privato gli studenti di alcuni diritti fondamentali e pesantemente condizionato la vita di tutti noi, ciò in assenza di valutazioni scientifiche in ordine alla loro reale efficacia e/o utilità».
A supporto della propria critica il Comitato per la Libertà fa riferimento a sentenze di illegittimità sulla dichiarazione dello stato di emergenza.
Nella lettera si ribadiscono con forza i diritti costituzionali al lavoro, alla libertà di insegnamento e all’istruzione, quindi si avanza un monito: «Per il prossimo anno scolastico dovrà inevitabilmente essere garantita ai nostri studenti la scuola in presenza, ciò anche a tutela delle loro integrità morale, culturale e fisica. Poiché negli ultimi due anni scolastici l’unico intervento strutturale attuato per rispondere alla gravità della pandemia è stato l’acquisto di banchi a rotelle spesso poi inutilizzati, riteniamo che la garanzia del rientro a scuola avrebbe dovuto e dovrebbe essere assicurata con ben altri provvedimenti».
Misure che il Comitato per la Libertà invoca: la riduzione del numero di studenti per classe, l’incremento dei servizi di trasporto pubblico, l’ampliamento degli edifici scolastici e la dotazione degli stessi di impianti di ventilazione meccanica controllata.
Dunque, secondo gli scriventi, non solo la vaccinazione può garantire l’incolumità degli studenti. E quindi l’esibizione del green pass è «strumento indegno di uno Stato democratico». Violerà, si evidenzia nella lettera, riservatezza e dati sensibili. Ne consegue la diffida del Comitato per la Libertà, citando anche norme comunitarie, a non discriminare chi non si vaccina contro il coronavirus 19. E l’invito ai dirigenti scolatici a trovare soluzioni alternative.
La missiva è firmata anche dal movimento “Ancora Italia”, dall’associazione Colibrì Puglia,
dal movimento Liberiamo l’Italia, dal sindacato Fisi e da rappresentanti di genitori e studenti.
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